Il riciclaggio di denaro sporco ormai ha invaso la Capitale e le sue attività. E sono aumentati i sequestri di attività commerciali legate al malaffare, anche nel Trieste-Salario. A spiegarlo alla Camera di Commercio di Roma, come riporta Repubblica, sono stati Bruno Frattasi, capo dell’Agenzia Nazionale dei beni sequestrati, Guglielmo Muntoni, presidente della Terza sezione penale del tribunale di Roma, che gestisce le imprese sequestrate ai clan, e il sociologo Maurizio Fiasco.

Con questo denaro, spiegano, nascono in città imprese perfettamente capaci di mimetizzarsi e operare come normali aziende legali. I settori più a rischio sono quello alberghiero e delle sale da gioco, ma anche i franchising della ristorazione e la grande distribuzione. In totale nel 2018 risultano sequestrate 54 società di persone e 237 società di capitali, 52 sono esercizi di somministrazione come bar e locali notturni, 44 i ristoranti, 20 i negozi all’ingrosso, 48 le aziende edili, 12 i supermercati. E diverse sono nel quartiere.

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