6 Marzo 2019 - 17:47 . Trieste-Salario . Cronaca
Reddito di cittadinanza, ecco come è andato il primo giorno nel quartiere
Niente caos e file interminabili. Anzi, nel primo giorno utile per presentare i moduli e richiedere il reddito di cittadinanza, gli uffici postali del Trieste-Salario sono rimasti tranquilli e silenziosi. Contro ogni aspettativa, quindi, non si è verificata la rincorsa al tanto atteso sostegno economico decretato dal governo. E non solo nel nostro quartiere.
Come spiegano a RomaH24 fonti interne alle Poste italiane, lo scarso numero di richieste da parte del II Municipio non dipende solo dall’elevato reddito medio dei residenti del territorio. Tanto che la stessa situazione si riscontra nel resto della città, comprese le aree più disagiate e nel resto d’Italia, da Milano a Bari.
Una situazione analoga a quella degli uffici postali si è verificata nei Caf del quartiere. La giornata di oggi, ci dicono, è stata una normale mattinata di lavoro. E lo conferma a RomaH24 anche un impiegato del centro di assistenza fiscale (quello in via di Tor Fiorenza, in zona piazza Vescovio). “Da quando abbiamo aperto sono venute due persone a richiedere il reddito di cittadinanza. E solo due o tre hanno chiamato per prenotare un appuntamento”, dice.
Per richiedere il reddito di cittadinanza bisogna rispettare determinati requisiti stabiliti dalla legge, tra cui un reddito Isee pari a 9360 euro, un patrimonio immobiliare (diverso dalla prima casa) pari a 30mila euro e un reddito familiare inferiore a 6 mila euro, moltiplicato per il parametro di equivalenza. A ciò si aggiunge il fatto che il richiedente non deve avere un’auto nuova o immatricolata nei 6 mesi antecedenti la presentazione della domanda o non deve essersi dimesso volontariamente.
Questo tipo di sostegno economico decretato dal governo è rivolto, per un massimo di 780 euro mensili, a chi ha perso il lavoro o è senza occupazione e si trova in una situazione di indigenza. Per presentare la domanda bisogna compilare un modulo e presentarlo nelle filiali di Poste Italiane, ai Caf o compilare la domanda online.