13 Giugno 2018 - 11:36 . FuoriQuartiere . Cronaca

Raggi: “Buche, strade vanno rifatte bene. Rifiuti, competenze frammentate”

Io faccio quello che è giusto non quello che porta consenso. La nostra amministrazione ha un intendimento di fondo: fare le cose fatte bene. Sono la prima a soffrire perché a Roma ci sono le buche e in parte è ancora sporca. Ma a Roma nei vent’anni precedenti le buche si chiudevano con le mazzette”. Così Virginia Raggi, che ha parlato alla stampa estera ed è tornata sugli argomenti di maggiore attualità nella capitale. Tra tutte la questione buche: “La cosa più difficile è far capire ai cittadini che le cose fatte bene hanno bisogno di gradualità. Ma ora lo stanno capendo. I cittadini ci dicono che le strade che riapriamo non si rispaccano, perché sono fatte bene. Le strade vanno rifatte tutte, ma rifatte bene. Le buche saranno colmate, ma dobbiamo fare appalti regolari. I miei figli e tutti i romani dovranno pagare fino al 2048 una parte di quei 13 miliardi di debiti fatti da quelli che ci hanno preceduto, non temerne conto è da irresponsabili”.

Altro tema caldo è quello dei rifiuti: “La situazione a Roma oggi è critica perché le competenze sono frammentate – ammette al Raggi – Se qualche meccanismo si inceppa, Roma ne paga le conseguenze. Io sono pronta a prendermi le responsabilità sulla gestione del ciclo dei rifiuti, ma mi deve essere consentito. Non posso essere schiava di giochini politici. E’ per questo che è importante che Roma diventi una Città Stato. Questo sarà un tema di cui parlare con il governo. Io dipendo dalla Regione Lazio per la gestione rifiuti, ma serve cambiare il meccanismo, Roma deve potersi gestire“.

Poi un accenno anche ai migranti: “Da gennaio 2017 denuncio il fenomeno degli immigrati fantasma. L’Italia ha stabilito che quelli che devono essere ripartiti per quote nelle città, ma Roma ne accoglie molti che formalmente appartengono a quote che sono destinate ad altre città e che vengono qui a cercare fortuna. Il numero stimato di irregolari nella Capitale è di 10-30 mila persone che non hanno lavoro, non possono cercarlo e vivono di espedienti. Dobbiamo ristabilire la legalità senza fare sparate, dobbiamo sederci e capire come regolamentare la questione”.

Infine sui trasporti dice: “Noi per la prima volta a Roma e in Italia abbiamo lavorato al Pums insieme ai cittadini individuando le opere più urgenti. La Metro D per i cittadini è fondamentale e andrò dal ministro per trovare i finanziamenti. Sulla Metro C andremo avanti fino a Farnesina ma abbiamo bruciato più di tutto il costo dell’opera per 20 stazioni. Ben venga la Metro D e nel frattempo intensificare tutte le altre opere, ripristinando tutta una serie di progetti di Tram, che sono molto più economici e rapidi e ci permettono di dare le risposte fino al completamento della linea C”.