24 Aprile 2020 - 9:47 . Trieste-Salario . Curiosità

Quando i tortellini di Gatti finirono nel caso di Capodanno tra Monti e Calderoli

Una foto di archivio del pastificio. Al centro lo storico proprietario Maurizio Antonelli
Una foto di archivio del pastificio. Al centro lo storico proprietario Maurizio Antonelli
Mario Monti

Una battaglia di Capodanno all’ultima lenticchia. Anzi, all’ultimo tortellino. Di Gatti & Antonelli. Si potrebbe riassumere così la polemica del 2012 tra l’allora presidente del consiglio Mario Monti e il senatore della Lega Roberto Calderoli.

Cosa c’entra tutto questo col Trieste-Salario? Nella sfida tra i due politici a suon di pietanze, forchette e coltelli, ci andò di mezzo, inconsapevolmente, anche lo storico pastificio Gatti & Antonelli, che in questi giorni di emergenza sta donando la sua pasta alla Caritas. Ebbene, a otto anni di distanza, è Carlo Ferrario, genero dell’ex proprietario Maurizio Antonelli, a raccontare la verità sul famoso e paradossale incidente politico.

 

L’ACCUSA DEL CARROCCIO
Ricostruzione. Calderoli, storico coordinatore delle segreterie nazionali del Carroccio, presenta un’interrogazione a risposta scritta a Mario Monti, per saperne di più sulla sua cena di Capodanno misteriosa: “Voglio una risposta! È vero che la notte dell’ultimo dell’anno si sono tenuti dei festeggiamenti organizzati da Monti nella sede della presidenza del consiglio?” – scrisse Calderoli nell’interrogazione – Se così fosse dovrebbe dimettersi, sa quanto costa tenere aperto ogni giorno Palazzo Chigi?”.

Roberto Calderoli

“MIA MOGLIE HA FATTO LA SPESA PER TUTTI”
La risposta di Monti arriva puntualmente: “Nessun festeggiamento a Palazzo Chigi, la cena si è tenuta nella residenza di servizio del presidente del Consiglio”. Oltre a fornire l’elenco dei partecipanti, il premier fa sapere che gli oneri della spesa sono toccati tutti alla moglie Elsa: “Ha provveduto a comprare personalmente tutte le pietanze, dai tortellini al cotechino, fino ad arrivare alle lenticchie.” Senza far mancare po’ di ironia: “Il presidente Monti non si sente tuttavia di escludere che, in relazione al numero relativamente elevato degli invitati (10 ospiti) possano esservi stati per l’amministrazione di Palazzo Chigi oneri lievemente superiori a quelli abituali per quanto riguarda il consumo di energia elettrica, gas e acqua corrente”.

Carlo Ferrario

IL PASTIFICIO GATTI & ANTONELLI RISOLVE IL GIALLO
Un’accusa. Una risposta seccata. Ma il mistero, a distanza di anni, non si è ancora risolto. O forse sì? A offrire una testimonianza preziosa per risolvere il giallo è appunto Carlo Ferrario, responsabile del laboratorio artigianale Gatti & Antonelli di via Nemorense, nonché genero del compianto Maurizio Antonelli: “Confermo, è tutto vero – svela Ferrario a RomaH24 –. La signora Monti venne da noi, non si presentò, si mise in coda per quaranta e passa minuti e comprò i tortellini per la cena di Capodanno”.

Da giallo, l’avventura della signora Elsa si trasforma in commedia. Il motivo? Lo spiega proprio Ferrario: “Una volta comprati i tortellini, la signora Monti se ne andò un po’ infastidita per essersi fatta quasi un’ora di fila. Ricordo che andai da Maurizio Antonelli e gli dissi: “Maurì, quella è la moglie di Monti, l’abbiamo fatta aspettare un bel po’ per i tortellini. Maurizio, con quel suo modo di fare un po’ burbero, d’altri tempi e molto romano mi rispose: “E chissene frega, l’importante è che abbia preso i tortellini, vedrai che glie piaceranno”.