4 Luglio 2020 - 19:01 . FuoriQuartiere . Cronaca

Proroga alle aperture scaglionate dei negozi, ma con alcune novità. Ecco la guida

Prorogata la disciplina di apertura dei negozi
Prorogata la disciplina di apertura dei negozi

È stata prorogata fino al 31 luglio 2020 l’ordinanza del Campidoglio che disciplina gli orari di apertura delle attività commerciali, artigianali e produttive, ma con alcune novità. Restano in vigore, in tutta la Capitale e quindi anche nel nostro territorio, le fasce orarie diversificate per tipologia di esercizio, al fine di evitare assembramenti sui trasporti e nei luoghi pubblici e per ridurre il rischio epidemiologico da Coronavirus.

LE FASCE ORARIE

Fascia 1 (F1) comprende alimentari, supermercati e panifici. Previste due sotto-fasce opzionali alle quali è possibile aderire: F1A, con apertura dalle 7 ed entro le 8 e chiusura entro le 15, F1B, con apertura dalle 7 ed entro le 8 e chiusura non prima delle 19.

Nella Fascia 2 (F2) sono inseriti falegnami, elettricisti, idraulici, corniciai, ottici, sarti, tintorie e noleggio di veicoli senza conducente. Le aperture sono consentite nell’intervallo 9.30 – 10, le chiusure entro le 19.

Nella fascia 3 (F3), infine, sono compresi calzature, abbigliamento, elettronica, parrucchieri, internet point negozi di cellulari. Le aperture sono programmate nell’intervallo tra le 10 e le 11, le chiusure non prima delle ore 19.00.

CHI È ESCLUSO DALL’ORDINANZA

Il provvedimento esclude gli esercizi commerciali che registrano picchi di clientela in particolari fasce orarie (come ad esempio gelaterie, pizzerie al taglio, pasticcerie, rosticcerie), i negozi di ferramenta e di rivendita di materiale edile, prodotti di termoidraulica, bricolage e vernici. Vale anche per acconciatori ed estetisti, i cui clienti restano più a lungo all’interno del negozio e necessitano quindi di orari prolungati, e per le attività di autoriparazione come le autofficine (meccanici, elettrauto, carrozzieri, gommisti) e le concessionarie auto con laboratorio di riparazione e assistenza, anche al fine di supportare la possibilità di utilizzo di mezzi privati per gli spostamenti.

Non sono altresì assoggettate al provvedimento le attività di commercio su aree pubbliche, le edicole, le tabaccherie, farmacie e parafarmacie, gli esercizi all’interno di stazioni ferroviarie e aree di servizio.

La norma vale anche per gli esercizi commerciali e artigianali ubicati nei centri commerciali. Cartolerie, cartolibrerie e librerie potranno scegliere discrezionalmente tra gli orari della fascia F2 e quelli della fascia F3.

Per gli esercizi commerciali che svolgono attività mista – settore alimentare e non alimentare – sarà possibile scegliere una qualsiasi delle fasce orarie di apertura al pubblico. Vale sempre l’obbligo di esporre, in maniera tale da essere visibili anche all’esterno del locale, il codice scelto o assegnato (F1A, F1B, F2, F3) nonché il relativo orario di esercizio.

LE RAGIONI DEL CAMPIDOGLIO

“Le aperture per fasce scaglionate delle attività commerciali – commenta la sindaca Virginia Raggiriducono le occasioni di diffusione del contagio, contribuendo anche a dilazionare i flussi di persone sui mezzi di trasporto. La disciplina oraria in vigore è stata messa a punto tenendo conto delle specifiche esigenze dei diversi esercizi, anche a seguito di un dialogo sempre aperto con le associazioni di categoria”.