“Le preferenziali sono vitali per i mezzi pubblici a Roma. Vanno però difese con mezzi più leggeri, come multe, rimozioni e videosorveglianza. Gli ostacoli fisici, come i cordoli piazzati su viale Eritrea, secondo me sono da usare solo in casi estremi, perché diventano una fonte di pericolo”. Francesco De Falco, ingegnere e membro di Amuse, è d’accordo con la costruzione di una preferenziale, per difendere la circolazione dei mezzi pubblici.

Sostiene però che non sono i cordoli, come quelli già installati su viale Eritrea, a essere la soluzione adeguata a risolvere il problema delle auto in sosta che invadevano la preferenziale. “Con questi paletti si è agito solo sugli effetti. La causa della doppia fila, cioè l’esigenza di commercianti e residenti di fermarsi un momento in sosta, non è risolta in questo modo, anzi. Penso che sarebbe stato meglio costruire delle piccole zone di sosta tipo “stop&go”, come all’aeroporto di Fiumicino. A quel punto non ci sarebbe nemmeno più il problema della sosta selvaggia e non sarebbe stato necessario costruire i cordoli”.