7 Giugno 2018 - 15:23 . Porta Pia . Cronaca

Porta Pia, la manifestazione delle associazioni dopo l’investimento del ciclista

Piazzale di Porta Pia
Piazzale di Porta Pia

Una protesta improvvisa e decisa, per dire basta ai ciclisti investiti su strada. Oggi Alle 13, a Porta Pia, è nata una piccola manifestazione, davanti al Ministero dei Trasporti, nel punto dove mercoledì 6 giugno è stato investito un ciclista, ricoverato poi in codice rosso al Policlinico Umberto I. Il raduno è stato organizzato velocemente attraverso i social, per esprimere tutto il malessere della parte più debole degli utenti della strada, quelli che sfidano buche e traffico con le due ruote. Fino a questa mattina la dinamica dell’incidente appariva controversa, con ricostruzioni diverse ma nessuna certezza. Ora iniziano ad emergere maggiori dettagli sull’incidente. Secondo il racconto degli attivisti una macchina proveniente ad alta velocità da corso d’Italia, svoltando a sinistra verso via Nomentana, avrebbe colpito un ciclista che attraversava le strisce pedonali. L’automobilista avrebbe violato le norme stradali, dato che per potersi immettere sulla consolare avrebbe dovuto proseguire per circa 80 metri e poi fare inversione nell’apposito svolta presente nello spartitraffico. Per comodità invece l’autista ha girato subito a sinistra centrando il ciclista. Macchie di sangue sono visibili proprio sulle strisce e sul marciapiede, dove è rimasta la borraccia sporca di sangue della persona colpita.

Michelangelo Alimenti, promotore dell’iniziativa denuncia: “Siamo qui per ricordare che la bicicletta è un mezzo di trasporto, noi siamo il motore e non vogliamo essere ammazzati”. Giuseppe Teano, membro di Ciclabile Nomentana Subito! è preoccupato perché percorre tutti i giorni questa strada con la figlia di 14 anni: “Per noi ciclisti questa zona intorno a Porta Pia è il Vietnam. Quando tra un anno sarà completata la Ciclabile Nomentana, comunque bisognerà estendere il progetto alle principali vie limitrofe tramite delle bike lane, altrimenti il ciclista continuerà a trovarsi in terre di nessuno, rischiando continuamente la vita”. I lavori sulla ciclabile proseguono invece come da cronoprogramma, seguendo la tabella di marcia prefissata in fase di presentazione del progetto.

Non ci sono invece novità sulle condizioni  di salute della persona ferita. Alcuni ciclo attivisti si sono recati al Policlinico, ma per motivi di privacy verso il ferito, il personale ospedaliero non ha fornito informazioni.

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