19 Maggio 2022 - 7:04 . Porta Pia . Cronaca

Porta Pia, commercianti e residenti a Gualtieri: “Apriamo un confronto per risolvere le criticità”

Via Alessandria
Via Alessandria

Una lettera per aprire un tavolo di confronto con le istituzioni e parlare del futuro di una delle zone più vissute del nostro quartiere. L’Associazione ‘Amici di Porta Pia’ si fa portavoce delle istanze di residenti e commercianti di zona per chiedere il coinvolgimento nelle misure da attuare su uno dei quadrilateri storici del Trieste-Salario. La lettera, firmata da circa 80 persone, è stata inviata lo scorso 16 maggio al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, alle figure istituzionali del II Municipio e alla polizia locale.

Una lettera a Gualtieri

Ma cosa si chiede nel dettaglio? Paolo Peroso, presidente dell’Associazione ‘Amici di Porta Pia’, lo spiega a Roma H24: “Se si vuole dare un nuovo aspetto al territorio, per metterlo in pratica c’è bisogno di coinvolgere chi lo vive. Quando c’è da prendere dei provvedimenti, dal cambio di viabilità ai dehors, dall’installazione dei cassonetti alla raccolta dei rifiuti, non si possono attuare misure senza prima sentire chi lavora o abita nelle zone interessate”.

Questo ragionamento – spiega il presidente – “vale per ogni quartiere di Roma, ma ancor di più per un quadrilatero come Porta Pia, che ha consumi ed esigenze particolari e ben differenti dalle zone più residenziali”. Sono tanti i temi in essere che riguardano Porta Pia. Le istituzioni stanno infatti valutando alcuni cambi di viabilità (via Nomentana, altezza via Zara e i sensi di marcia di via Reggio Emilia e via Cagliari), fino ad arrivare ai dehors.

L’associazione chiede uniformità e trasparenza: “Il tema dei dehors deve essere affrontato in maniera radicale”, dice Peroso. “Servono misure uguali per tutti e non provvedimenti ad hoc differenti gli uni dagli altri. Come associazione vogliamo avere la possibilità di interloquire con le istituzioni per raccontare la realtà del territorio e aiutare i politici a prendere le decisioni migliori. L’obiettivo è portare idee per far sì che si abbiano tutti gli elementi per agire poi in maniera precisa e puntuale”.

Porta Pia, le criticità da risolvere

Ma quali sono i temi prioritari da trattare? Il quadrilatero di Porta Pia, si legge nella lettera, “sta tornando a vivere dopo la pandemia grazie anche alle attività di ristorazione che lo popolano. Questi locali hanno però anche un impatto ambientale non trascurabile. Il degrado per le strade, arginato in parte dalla buona volontà di residenti e associazioni, non è un mistero”.

Le attività commerciali, se da un lato contribuiscono a rendere le strade più sicure e illuminate, dall’altro creano, giocoforza, un maggior flusso di rifiuti e occupazione di suolo pubblico. Nelle attribuzioni di questi spazi – prosegue la missiva – “e nello smaltimento dei rifiuti vorremmo, in qualità di residenti e commercianti, un periodico censimento e dialogo per dare vita a una migliore convivenza e riqualificazione del territorio”.

Tutti non si possono accontentare – chiude Peroso – “ma si può cercare di riqualificare un territorio a medio e lungo termine ascoltando le comunità che lo abitano”.