5 Aprile 2022 - 7:24 . Africano . Cronaca
Più illuminazione e controlli a tappeto: gli spunti del Comune per fermare furti e rapine
di Marco Barbaliscia
La scia di furti e rapine nel quartiere non si ferma. Continuano le segnalazioni (e le denunce) di diversi cittadini vittime di episodi di micro-criminalità. L’epicentro del fenomeno è nell’Africano, zona tra le più colpite e che ha visto, nell’ultimo mese, proliferare il numero di cantine danneggiate, auto saccheggiate e appartamenti svuotati.
Da via Piccinni a viale Etiopia, da via Fibreno sino a corso Trieste. I ladri sono stati visti operare sia di giorno che di notte, spesso nel giro di pochi minuti. Una testimonianza arriva da Jenny, residente a viale Libia: “Abbiamo subito un tentativo di furto in casa in tarda mattinata. Solo il coraggio di un vicino ha messo in fuga i malviventi”, commenta in un post su Facebook pubblicato sulla nostra pagina Roma H24 Trieste-Salario.
Poi ancora: “Ero uscita alle 11:30 per fare la spesa. Sono tornata dopo venti minuti e ho trovato la porta di casa rotta. Avevano citofonato a molti ed erano venuti da noi certi che non eravamo in casa. Anche nei giorni seguenti hanno citofonato per vedere i nostri orari, fingendosi corrieri”. Una situazione di paura e spavento che ha portato i residenti a creare una petizione (qui il link per firmarla) per chiedere al Comune di Roma di predisporre più controlli e presidi da parte delle forze dell’ordine.
Furti e rapine, il punto del Municipio
Il panorama è ben noto anche all’amministrazione, a partire dal II Municipio. Patrizio Di Tursi, consigliere del Centrodestra e vice presidente del Consiglio a via Dire Daua, tratta il tema come priorità: “Bisogna organizzare un Comitato di sicurezza per disincentivare furti ed aggressioni”, aveva confidato a Roma H24. Chiudendo: “Per far diminuire questi episodi servono controlli e prevenzione”.
La maggioranza segue la vicenda, ma vuole evitare strumentalizzazioni: “Il tema della sicurezza non è decentrato e compete alle forze dell’ordine, alla prefettura e alla questura di Roma”, sottolinea Emanuele Gisci, vice presidente del II Municipio. Che aggiunge: “La situazione è ben nota. Chi opera sul campo, dai poliziotti ai carabinieri, ha la nostra totale fiducia affinché chi commette crimini venga individuato e fermato nel minor tempo possibile. Gli organi preposti sono già informati, parlare di tavoli di sicurezza è strumentale, visto che le forze dell’ordine stanno già lavorando sui casi”.
Più illuminazione e controlli: le strategie a livello comunale
L’aumento della criminalità nel quartiere e, più in generale, nell’intera capitale, è sotto esame anche a livello comunale, anche se non ha competenza diretta in materia: “Quello che possiamo fare è interrogare il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, per chiedere se non ritenga necessario e urgente fare intervenire il Ministero dell’Interno”, spiega Lavinia Mennuni, consigliera di Fratelli d’Italia al Campidoglio, a Roma H24.
La mia idea – continua la consigliera – “è quella di vedere riproposte le misure attuate durante il lockdown. L’impegno e il dispiego di unità sul territorio in pandemia è stato notevole, anche nel Trieste-Salario. Le pattuglie passavano in ogni strada e controllavano i documenti anche ai pedoni, per verificare che avessero le certificazioni. Una formula del genere potrebbe tornare utile in questa fase. Bisogna impegnare risorse per una mappatura e un controllo dei territori maggiormente esposti”.
A Roma – chiude Mennuni – “ci sono furti, ma anche altri fenomeni che vanno fermati come le baby-gang. Bisogna dotare le forze dell’ordine di strumenti e personale affinché possano svolgere il proprio lavoro in ogni situazione”.
La sicurezza passa poi anche attraverso un altro tema che è quello dell’illuminazione stradale. Negli ultimi mesi diverse vie e piazze del nostro quartiere sono rimaste al buio a causa di temporanei e localizzati blackout. Un problema che dal Comune di Roma vogliono risolvere definitivamente: “Spesso si pensa che le spese sull’illuminazione siano un tema di decoro, ma sono principalmente investimenti sulla sicurezza”, dice Andrea Alemanni, consigliere Pd al Campidoglio.
Il piano – prosegue – “è di convocare un tavolo con Acea per fare un’analisi del territorio ed intervenire sulle situazioni più critiche. I costi dell’energia sono aumentati, ma l’illuminazione va garantita, mantenuta ed incrementata. Eventuali misure sulle forze dell’ordine non competono al Comune, ma su questo si può intervenire”.