È partita la terza e ultima stagione della serie Netflix “Suburra“, ambientata nella Capitale. E a firmare la colonna sonora è stato lui, Tommaso Zanello, in arte il Piotta, rapper che vive da anni nel Trieste-Salario.

Dopo aver donato, con la sua “7 vizi Capitale”, la sigla alla prima stagione e aver collaborato attraverso la sua etichetta La Grande Onda alla seconda, Piotta ha deciso di lanciarsi nella composizione dell’intera colonna sonora della serie. “È stata una prova complessa, non si trattava di commentare una singola scena, ma l’intera serie, spaziando quindi dai registri più vari: triste, malinconico, solare – racconta a Leggo l’artista, descritto anche nel volume Typimedia “Trieste-Salario in 100 personaggi (+1)” -. Questo mi ha permesso di metterci tutti i miei ingredienti, dal rap al cantautorato, fino a certe sfumature folk, come per quei suoni un po’ mediorientali che accompagnano le vicende degli Anacleti. Ne è uscita una sintesi della mia evoluzione di questi anni”.

E descrive così la Roma “disegnata” da “Suburra“: “Una città desolata, che ha smarrito la sua anima. Una città che forse disturba meno, non urla, non sbraita. Come se vivesse una quiete prima della tempesta”.

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