11 Luglio 2018 - 13:11 . Vescovio . Cronaca

Piazza Vescovio, lo sdegno social per la rampa disabili bloccata dalla macchina

Incredulità, rabbia, delusione. La notizia che RomaH24 ha pubblicato ieri, Angelo Pettinari, malato di Sla impossibilitato a scendere dal marciapiede a causa di una macchina che bloccava una rampa di accesso in piazza Vescovio, ha suscitato una forte reazione degli abitanti di zona. La nostra pagina Facebook ha raccolto il contributo di molti residenti, che hanno voluto commentare, anche in maniera netta, questo atto di inciviltà, risoltosi solo dopo un’ora e solo dopo l’intervento di una pattuglia della polizia locale.

“Questo è oggi il senso civico a Roma. Dovunque vai cafonaggine, aggressività”, sentenzia Bruno Pierozzi sulla vicenda e a fargli eco è Letizia Messina, delusa dalla mancanza di rispetto: “Che vergogna! Purtroppo ormai è la regola. Siamo ancora esseri umani o qualcosa al di sotto degli animali ?”. Altri utenti si esprimono in modi eccessivi, reclamando una giustizia fai-da-te che non porterebbe a nessun cambiamento, ma c’è chi, come Ettore De Angelis, arriva a prendersela con chi è venuto a vivere in città da fuori, “Conosco decine di anziani romani che dicono sempre che Roma non era così”, provocando la reazione di Alessia Signore, che da parta sua ama questa città e la rispetta, “pur non essendo romana”.

Tra le misure drastiche c’è chi, come Flavia Oglialoro, invoca l’utilizzo di “adesivi con qualche scritta ed una colla così potente che se provano a levare, porta via tutta la vernice”, ma Clara Sciarrone prova a riportare il dialogo sulla maleducazione stradale: “Non si rispettano le strisce bianche nemmeno se vedono una carrozzina. Impazza la maleducazione, la mancanza di senso civico, l’ inciviltà. Ed è il quartiere Trieste…”. Bisognerebbe ripartire dai più giovani, come raccomanda Beatrice Rizzacasa: “Eppure il controllo non esiste! Vi prego genitori….ditelo voi ai vostri figli tutti i giorni cosa non si deve fare! È meglio ricordarcelo tutti a vicenda”.

La vicenda è molto sentita, c’è anche senso di frustrazione e per Anna Maurizi sarebbe necessario fare uno sforzo di immedesimazione nei panni di chi ha difficoltà motorie: “Capita ovunque…spesso parcheggiano tranquillamente sul posto invalidi o in quello accanto, senza lasciare la possibilità di uscire o entrare e senza pensare che la persona potrebbe usare la sedia a rotelle o il bastone o qualsiasi altro ausilio”. Tra gli utenti, infine, emerge rabbia verso il problema dei parcheggi nel quartiere, declassando la questione come una “esagerazione”: “Figurati se qualcuno non lo avrebbe aiutato a scendere dal marciapiede un po più in là”.

LEGGI la news sul disabile rimasto bloccato sul marciapiede