10 Maggio 2018 - 17:02 . Trieste . Cronaca
Piazza Caprera, i residenti dopo il video sulle sgommate: “È ora di finirla”
Il video pubblicato da RomaH24 sulle corse notturne in piazza Caprera ha suscitato molte reazioni nel Trieste-Salario e in tutta Roma, ma per gli abitanti della zona l’unico sentimento che non è ammesso è la sorpresa. Infatti molti di essi hanno denunciato più volte questa situazione e il Comitato di piazza Caprera che combatte contro il degrado, ha sottolineato ripetutamente i disagi e i rischi di quanto sta avvenendo.
Abbiamo intervistato numerosi cittadini e su loro richiesta non ne citeremo i nomi. Ma possiamo scrivere che dietro l’apparente tranquillità che di giorno regna nella piazza resa celebre dal film di Scola “C’eravamo tanto amati”, albergano stati d’animo molto diversi: stanchezza, rabbia, senso di sopraffazione per taluni, ,voglia di risolvere la questione andando per vie legali.
Alcuni tra i ragazzi protagonisti delle notti insonni hanno indagato su chi avesse realizzato i video e perché avesse contribuito a diffonderli. Quasi che – a rendere conto – dovessero essere i residenti e non quelli che la notte si rendono protagonisti di bravate che violano la legge.
“Ma vi rendete conto di quello che fate?” ha replicato loro un residente.
E qualcuno, in effetti, sembra cominciare a rendersene conto. Tra i ragazzi adesso si sono diffusi rabbia mista a spavento per le possibili conseguenze legali delle corse notturne. Qualcuno pare abbia capito che deve stare attento, qualcuno altro invece, con migliaia di follower su Instagram, non esita a pubblicare i video con le bravate che fa tra le storie di giornata, materiali che poi scompaiono entro le 24 ore.
“Noi residenti non siamo più disposti a sopportare schiamazzi, cori da stadio, partite di pallone, corse in macchina, bottiglie rotte. Qua si parla di anarchia molesta che dura dalle 11 della sera fino all’alba, 365 giorni all’anno, d’estate e d’inverno, col bel tempo e col brutto”, spiega P. un uomo di circa cinquant’anni che vive nella piazza. “Ora voglio filmare le corse con un buon telefonino, così da beccare la targa di qualche macchina che fa le corse la notte. Il mio intento è di far punire di fronte alla legge gli autori delle scorribande attorno alla fontana. Come mi capita di vivere una notte insonne a causa di ‘sti figli di papà, mi metto con lo zoom e becco le targhe”.
L., un signore di circa cinquantacinque anni ci spiega: “I genitori di molti ragazzi che vengono a piazza Caprera la notte, sono contenti perché per loro la piazza è un luogo tranquillo, un bell’anfiteatro. Peccato che qua ci siano le nostre case e noi ci dormiamo. E non possiamo certo spostarle“.
Incontriamo L., il padre di uno dei figli della notte di piazza Caprera, il quale è esterrefatto per quanto accaduto. Racconta: “Quando ho visto il video con le corse sono andato da mio figlio e gli ho detto: ma voi a vent’anni fate queste cose da deficienti? Gli ho parlato e credo che abbia capito”.
Tra le famiglie c’è quindi chi comincia a intervenire.
La signora M. abita a Piazza Caprera da quarant’anni: “Qui vivono famiglie con bambini, anziani, lavoratori che si alzano presto, malati. Una mia vicina di casa con l’alzheimer si sveglia alle quattro di notte agitatissima per le corse di questi pazzi. Mentre a me e ad altre persone che conosco a volte viene la tachicardia. I ragazzi iniziano a giocare a pallone verso le 23:30 e creano un disturbo totale, costante. Cori da stadio, urla. Una volta alcuni spaccarono pure le sedie del bar. Ho una figlia di dodici anni che se non si addormenta entro le 23:30 poi dopo fatica a prendere sonno con questo caos. Qua sotto si trovano decine di comitive e la notte si danno il cambio, dai più piccoli con le minicar ai più grandi con macchine potenti dei genitori. Sono contenta che qualcuno abbia filmato queste corse con le macchine perché è ora di stoppare questo delirio. Credo che i comitati di quartiere debbano ormai proporre delle soluzioni per arginare la situazione”.