22 Settembre 2021 - 20:35 . Africano . Cultura

Piazza Callistio, evento di storia e cultura con i volumi Typimedia. Camellini: “Valorizziamo il quartiere”

di Marco Barbaliscia

Un pomeriggio di storia e cultura nell’Africano. Si è svolto mercoledì 22 settembre in piazza Elio Callistio (già piazza Sedia del Diavolo) l’evento “Il quartiere Africano tra passato, presente e futuro”. Un appuntamento che è tappa del più ampio calendario di iniziative della “Festa del libro e del territorio” promossa dal II Municipio.

Poco più di cinquanta persone si sono radunate vicino al monumento, creando un cerchio attorno al tavolo presieduto dall’Assessora alla Cultura del II Municipio, Arianna Camellini: “Essere qui è una scommessa, l’idea è quella di passare ai cittadini l’input di poter utilizzare la piazza per iniziative culturali”. Protagonisti di giornata, Antonio Tiso e Sara Fabrizi, autori rispettivamente dei volumi Typimedia “Come eravamo Trieste–Salario” e “La Storia del Trieste–Salario”. 

 

Sedia del Diavolo
Un viaggio alla scoperta del Trieste–Salario attraverso i volumi di Typimedia Editore

I due autori si sono alternati negli interventi presentando le loro opere e aggiungendo curiosità sulla storia del nostro quartiere. Sara Fabrizi ha avuto modo di raccontare le leggende che albergano dietro la ‘Sedia del Diavolo’, tomba di Elio Callistio, liberto dell’imperatore Augusto, per poi passare all’affascinante descrizione della costruzione della Basilica di Sant’Agnese e del vicino Mausoleo di Santa Costanza.

Antonio Tiso si è invece addentrato in aneddoti che descrivono le fotografie del suo libro ad immagini: “La stesura di questa opera mi ha permesso di conoscere persone e storie eccezionali”. Sollecitato poi sulla nascita del quartiere ‘così come lo vediamo oggi’, aggiunge: “Mi sono fatto l’idea che i servizi siano arrivati dopo. Le scuole, ad esempio, si sono moltiplicate solo quando ci si è accorti che cresceva la domanda. La legge è sempre in ritardo rispetto alla vita”.

Arianna Camellini, Sara Fabrizi e Antonio Tiso
Arianna Camellini, Sara Fabrizi e Antonio Tiso

Dal passato al futuro: “Credo molto nella riqualificazione urbana e nella partecipazione dei cittadini”, ricorda Camellini. Un’idea fatta propria anche da Antonio Tiso: “Questo è il quartiere delle ville. Le foto di inizio secolo mostrano un verde curato, caratteristica che non siamo più abituati a vedere. Auspico che in futuro si possa tornare a godere come si deve di questi spazi”.

Nella seconda parte dell’incontro c’è stato spazio per l’intervento dei cittadini e degli attivisti che hanno lanciato le loro idee per rianimare il territorio. L’assessora Camellini ha poi chiuso l’incontro con una promessa: “Abbiamo in costruzione l’idea di mettere etichette e codici QR sui monumenti per valorizzare ancora di più la storia e la cultura del quartiere”.

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