29 Marzo 2021 - 7:40 . Trieste-Salario . Cronaca

Piazza Alessandria, sui social residenti contro la Zona 30: “Un massacro per il quartiere”

Piazza Alessandria
Piazza Alessandria

Zona 30 nel quadrante di piazza Alessandria? No grazie. Sui social i residenti del Trieste-Salario non sembrano accogliere con entusiasmo la proposta del II Municipio.

L’idea allo studio del Tavolo Tecnico Zone 30, istituito a gennaio 2020 da Francesca Del Bello e affidato nel coordinamento alla presidente della Commissione Urbanistica Valentina Caracciolo, in accordo con gli uffici di Roma Capitale, è in sostanza questa: studiare nuove possibili zone 30 (vale a dire disporre il limite di 30 km/h in determinate strade) nel II Municipio, tra cui i quadranti Coppedè, piazza Caprera, Villa Chigi, San Lorenzo, Villa Grazioli. E, soprattutto, è stato avviato uno studio preliminare sulla valorizzazione dell’area intorno a Porta Pia, che ha nel mercato il suo cuore pulsante.

L’area che vogliono pedonalizzare con questo progetto (il mercato di via Alessandria e piazza Fiume con le Mura Aureliane) – scrive Chiara Togliani – a mio avviso porterebbe un po’ di problemi… In primis aumenterebbe il traffico nelle zone al di fuori dell’area pedonale e in più creerebbe il problema ai residenti. Dove parcheggerebbero?”.

Negativo anche il parere di Barbara Lessona: “Vedere questo rendering fa capire che saranno capaci di fare un massacro sulla fruibilità del quartiere. Qui non deve diventare un incubo come il centro storico, dove nessuno vuole più vivere per la difficoltà del quotidiano. Interrompere il flusso di autobus da via Nizza sarebbe una follia – chiosa -. I quartieri a oggi sono vivibili ma vivono nel degrado. Nessuno si preoccupa di pulire le strade e mettere regole poi però all’improvviso in vista di elezioni progetti enormi quando si parla per spazzare due strade o aggiustare marciapiedi che non ci sono soldi. Francamente non abbiamo parole”.

Per Ilaria Goffredo è “no e ancora no. Dove c’è pedonalizzazione arriva la movida, gli schiamazzi notturni, lo spaccio, il degrado, la microcriminalità, l’insicurezza e nessun vantaggio per i poveri commercianti (che non siano i soliti venditori di alcol e cibarie) e per i residenti, cui si appioppa la solita ztl per incrementare le casse comunali”.

Le risponde Marcello Spizzichino: ” Sono d’accordo con la signor Ilaria. Non vedo perché, prima di andare avanti con questo progetto, non venga varato un referendum in questo quadrante per sapere se i residenti e commercianti siano d’accordo, visto che parliamo di più di 4000 persone che ci vivono e ci lavorano”.

“Desolazione assoluta – chiosa Paolo Rosa -. Solo monnezza, escrementi di cani e degrado che incrementeranno alla grande. A chi vengono queste splendide idee?”.

“Ne penso tutto il male possibile”, scrive ancora Roberta Masiello. Infine, per Marcello Buzzi “il rendering sembra sia elaborato da chi non conosce piazza Alessandria e la distanza degli sbocchi di via Alessandria e via Bergamo su corso d’Italia”.