“Ora basta. Il garage di via Chiana deve essere riaperto”. Questo il messaggio che i commercianti del Mercato Trieste intendono lanciare, a un mese dall’ennesimo stop arrivato dalla Giunta Raggi ai lavori per il parcheggio di via Chiana, chiuso dal dicembre 2017.

Un messaggio che i banchisti ribadiranno il 23 settembre alle 9 in via Chiana 105, dove sarà organizzata una manifestazione pubblica. Per l’occasione, quel giorno il mercato non aprirà: “Non ci accontentiamo più delle chiacchiere. Dopo che il finanziamento per la messa in sicurezza del garage è stato stralciato dal bilancio presentato a luglio, chiediamo che entro questo mese venga effettivamente votato dal consiglio comunale un provvedimento di urgenza per fare partire i lavori il prima possibile – spiega Amedeo Valente, presidente della cooperativa del mercato –. La situazione richiede un’assunzione di responsabilità da parte dell’amministrazione capitolina, a fronte del pericolo e del disagio arrecato al mercato e ai cittadini e dovuto all’abbandonato del parcheggio. Chiedo a tutti i cittadini di darci sostegno e ai responsabili politici e tecnici di avere il coraggio di incontrarci. Perché adesso vogliamo che ci diano delle spiegazioni. Non vogliamo promesse elettorali a venti giorni dalle elezioni comunali. Vogliamo fatti concreti e li vogliamo subito”.

In piena estate, nella settimana rovente di Ferragosto, infatti, era arrivata la notizia della decisione, inaspettata, dell’amministrazione capitolina. Che aveva di fatto rimosso dalla variazione di bilancio quel milione e 300 mila euro necessario a riaprire il parking.

Una questione su cui è intervenuta anche la presidente del II Municipio, Francesca Del Bello, che ha scritto una lettera al presidente dell’assemblea capitolina, Marcello De Vito, per chiedere lo sblocco delle risorse necessarie a far partire i lavori per il parcheggio, che conta 420 posti: “Siamo a conoscenza del fatto che il Dipartimento Mobilità e Trasporti ha riproposto l’opera e che l’assessore al Bilancio ha già inserito detta variazione all’interno della relativa delibera che dovrà andare in votazione in assemblea capitolina prima del Bilancio Consolidato – scrive la minisindaca –. Trattandosi di un’opera indispensabile ed urgente per i cittadini e per gli operatori del mercato, chiediamo di calendarizzare quanto prima la seduta per la votazione delle variazioni“.

E, se la situazione non dovesse sbloccarsi, i commercianti sono pronti a passare all’azione: “Vogliamo fatti concreti e li vogliamo subito. Il finanziamento deve avvenire di urgenza entro questo mese. Se ciò non dovesse avvenire promettiamo l’occupazione e l’autogestione dello stabile” spiega Valente.

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