9 Settembre 2018 - 9:41 . Africano . Viabilità
Nuove corsie preferenziali, i cordoli “Killer” spaventano le associazione motociclisti
I lavori di potenziamento della corsia preferenziale che percorre viale Eritrea e viale Libia non sono ancora iniziati, ma già sollevano polemiche. Stando a quanto dichiarato dall’assessora alla Mobilità Linda Meleo, infatti, i cantieri consisteranno nella realizzazione di nuove corsie preferenziali e nella messa in protezione delle corsie esistenti con cordoli in gomma, paletti e travertino.
È proprio quest’ultimo provvedimento a scatenare il dibattito, che si è ufficialmente acceso con l’inizio dei lavori in via Quinto Publicio. “È una follia”, commenta con RomaH24 Graziella Viviano. Dallo scorso 6 maggio, data dell’incidente che è costato la vita a sua figlia, la giovane motociclista Elena Aubry, la donna combatte per aumentare la sicurezza stradale nella Capitale.
“Stanno rimettendo sulle corsie preferenziali di Roma i cordoli killer”, allerta Viviano sul suo profilo Facebook. E spiega: “I cordoli in mezzo alle carreggiate hanno ammazzato persone e motociclisti, tanto che nel 2008 li avevano banditi e tolti dalle strade. Io da romana non accetto e tantomeno pago qualcosa che prima o poi ucciderà, sicuramente”.
È d’accordo Giuseppe Lombardo, presidente dell’associazione di motociclisti Vagabondiinmoto. “I cordoli sono pericolosi per ogni tipo di mezzo a due ruote, ma non solo”, dice. E spiega: “Le macchine più moderne hanno servosterzi molto sensibili. Basta sfiorare il cordolo perché l’auto schizzi nella direzione opposta”. Secondo Lombardo sarebbe più utile – e meno pericoloso – inasprire i controlli e multare i veicoli che invadono irregolarmente la corsia preferenziale. “Perché – conclude – per pochi elementi che non vogliono osservare le regole devono mettere a rischio la vita di molti altri?”