29 Luglio 2020 - 14:27 . Trieste-Salario . Scuola

Norme anti virus, per le scuole è una corsa contro il tempo. Ecco cosa dicono i presidi

Liceo Avogadro
Liceo Avogadro

Sono giorni intensi per i dirigenti scolastici del nostro territorio. La riapertura delle scuole del 14 settembre è meno lontana di quanto non suggerisca il calendario. Gli istituti devono infatti trovare una quadra per garantire il diritto allo studio e il rispetto delle norme anti Covid-19.

RomaH24 ha chiesto a tre responsabili delle nostre scuole come si stanno attrezzando. Stefania Senni, dirigente del liceo scientifico Amedeo Avogadro (sede principale in via Brenta 26, succursale in via Cirenaica 7) spiega: “Come tutte le altre scuole, abbiamo inviato il monitoraggio all’ufficio scolastico regionale, indicando un nostro progetto. L’orientamento del collegio docenti è quello di svolgere prevalentemente le attività in presenza e non a distanza. Per questo abbiamo bisogno di più aule, quasi una ventina tra la centrale e la succursale, oltre che di docenti e personale Ata. Abbiamo già fatto richiesta di banchi singoli ma stiamo ancora aspettando una risposta. Siamo preoccupati? Sì, perché oltre al protocollo del Ministero, che ancora non è stato approvato, manca il sì al nuovo personale e alle aule. Speriamo di ricevere una risposta ad agosto”.

Il liceo Giulio Cesare

Paola Senesi, preside del liceo Giulio Cesare di corso Trieste 48, commenta: “Noi abbiamo lavorato tutto il mese di luglio per il piano della ripartenza per il Giulio Cesare e il Carducci, prevedendo la ripresa dei Pai (piani di apprendimenti individuali, ndr) il 1° settembre e anche i piani di integrazione dell’apprendimento (Pia, per le classi dove, in alcune discipline, non è stato possibile completare la programmazione, ndr). Per il Giulio Cesare faremo anche corsi d’inglese per la Cambridge School, per integrare quelli che si svolgono durante l’anno. Il 14 settembre invece inizieremo ad accogliere le classi. Inizieremo con il IV ginnasio per il Giulio Cesare e con i giovani del primo anno al Carducci e via via accoglieremo le altre classi. Praticamente in cinque giorni tutti torneranno in maniera scaglionata in classe, come richiesto dal consiglio d’istituto. Prevediamo di svolgere attività in presenza per tutte le classi, per garantire le distanze di sicurezza attendiamo l’arrivo di un certo numero di banchi monoposto. Al Giulio Cesare sfrutteremo anche gli spazi dei laboratori e non solo. Con questo sacrificio potremo permettere la ripresa e consentire ai ragazzi di tornare a confrontarsi dopo mesi di didattica a distanza. Ci saranno orari differenti di ingresso, con gruppi di classi che saranno organizzati in modo da uscire in momenti diversi. Confidiamo nel senso di responsabilità di studenti e famiglie affinché ci aiutino a rispettare le misure previste”. Ma non è tutto: “Controlleremo la temperatura all’entrata con termoscanner elettronici – continua Senesi -. Inoltre abbiamo previsto incontri a distanza tra coordinatori e studenti prima dell’avvio dell’anno scolastico in cui sarà spiegato cosa accadrà e anche per i rappresentanti dei genitori faremo un incontro in streaming, per spiegare le misure da seguire e rispondere a tutte le domande”.

Il liceo Tito Lucrezio Caro

Anche per Paola Fattoretto, dirigente del liceo classico/linguistico Tito Lucrezio Caro di via Venezuela 30, sono giorni di lavoro: “Proprio in queste momento sto scrivendo lettere a Roma Capitale e Città metropolitana, la richiesta è quella di poter utilizzare spazi supplementari, come la casa dell’ex custode, al fine di garantire una ripresa delle lezioni in sicurezza”.