22 Giugno 2022 - 16:06 . Salario . Ambiente

Nel nostro quartiere decentrata la tutela dell’ambiente: 69 aree verdi al II Municipio

La fioritura dei ciliegi a parco Rabin (Foto di Osservatorio Sherwood)
La fioritura dei ciliegi a parco Rabin (Foto di Osservatorio Sherwood)

Un primo tassello della Città dei 15 Minuti arriva nel Municipio II. Il Campidoglio ha ceduto al territorio presieduto da Francesca del Bello altre 69 aree verdi sotto i 20mila mq. I quartieri interessati vanno da Flaminio ai Parioli, da Trieste Salario al Nomentano. Non è una novità per la minisindaca, che dal 2016 ne gestisce già 70.

L’atto di consegna è stato effettuato nel corso di un evento pubblico alla presenza dell’assessora capitolina all’Ambiente, Sabrina Alfonsi, dell’assessore al Decentramento, Andrea Catarci, e di quello al Patrimonio, Tobia Zevi. “Sarà difficile ma ci prendiamo tutta questa incombenza perché crediamo nel decentramento e vogliamo che la vita funzioni meglio – ha detto Del Bello -. È un percorso che abbiamo condiviso fin dall’inizio, il decentramento è una questione dirimente per migliorare il governo della città”.

Per gestire questo verde il Municipio ha ottenuto i finanziamenti necessari dal Comune: “Abbiamo quasi 1 mln per ordinario e 1,4 per lo straordinario”. Ora sarà decisivo regolamentare in maniera snella l’affidamento di tanti pezzi di questo patrimonio ai privati cittadini (intesi anche come titolari di attività commerciali) che vorranno prendersene cura, anche attraverso sponsorizzazioni: “Bisogna individuare una modalità di semplificazione per le sponsorizzazioni perché nel nostro municipio ci sono tante attività commerciali ma con l’attuale regolamento è complicato”, ha sottolineato Del Bello che ha già in mente lo schema da utilizzare per velocizzare il tutto.

“Il privato manifesta un interesse oppure su iniziativa del Municipio, si trova un accordo e si fa”. Con la cessione di queste 69 aree, di fatto la competenza dell’assessorato capitolino all’Ambiente sarà “ridotta” alle ville storiche. “Da presidente di Municipio ho sperimentato che le aree che prendevo in carico io funzionavano meglio perché il controllo, la conoscenza del territorio e la vicinanza dà una possibilità in più – ha spiegato Alfonsi -. Noi non spariremo, il dipartimento vi darà una mano a controllare le ditte cui affiderete l’appalto e nel verificare la gestione. Arriveranno nuovi giardinieri che distribuiremo sul territorio. Se ci sarà bisogno di un accompagnamento lo metteremo a disposizione e se vi serve riprogettare delle aree, potremo dare incarichi di progettazione. In questo lavoro che si sta facendo sulla Città dei 15 Minuti la cura diretta dei municipi è vincente”.

L’importante, secondo Andrea Catarci, è “fare bene questo percorso di sganciamento di queste aree altrimenti diventano troppe per il Municipio. Bisogna pensare ai patti, agli affidamenti, alle piccole sponsorizzazioni, le adozioni e il municipio deve fare il coordinamento del contesto. È il lavoro del decentramento vero e proprio che va implementato su tutti gli asset dell’amministrazione e su cui non c’è alternativa”. Per Tobia Zevi “questa sfida è un bel simbolo di coesione che c’è nella squadra larga di questa città. Il decentramento del verde per noi è uno degli input fondamentali: attribuire più patrimonio pubblico possibile alle persone e farlo con una modalità di presa in carico dei cittadini perché lo qualifichi in senso più alto. Quando senti tua una cosa te ne occupi”.