4 Luglio 2019 - 8:40 . Trieste-Salario . Cronaca
Morte Nereo, indagine conclusa. Ecco cosa rischia la donna che investì il clochard
Un volo di 14 metri. È la distanza a cui fu sbalzato il corpo di Nereo la notte del 7 gennaio. A dirlo sono le indagini appena concluse. Il clochard di quartiere morì investito da un’auto pirata intorno alle 5 del mattino, all’angolo tra via Po e corso d’Italia.
Ora la donna al volante, D.L.R., rischia da 5 a 10 anni per omicidio colposo stradale aggravato: secondo le immagini visionate dagli inquirenti, infatti, la sua auto proveniva da via Po e non si fermò al rosso. Viaggiava a una velocità di circa 45km/h e investì Nereo, sbalzandolo di 14 metri. La smart bianca dell’accusata, a quel punto si fermò, ma poi riprese la corsa. Un fatto grave che nel diritto penale si traduce in omissione di soccorso.
Marco Bettini, l’avvocato che assiste la famiglia del senza tetto, parla di “un lavoro superlativo da parte degli inquirenti. Hanno ricostruito l’accaduto e la fuga della donna attraverso le immagini di un centinaio di telecamere. Gli elementi di colpevolezza a carico della signora sono precisi, gravi e concordanti”. Ora la donna, che ha sempre dichiarato di non essersi accorta di aver investito un uomo, sarà processata. La famiglia di Nereo si costituirà parte civile.
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