8 Settembre 2020 - 11:38 . Trieste-Salario . Cronaca
Mobilità: tutte le promesse mantenute e disattese da Virginia Raggi nel nostro quartiere
Un programma elettorale in undici punti e la promessa di portare Roma al cambiamento di cui aveva bisogno. Dalla mobilità alla sicurezza, dall’ambiente ai rifiuti, erano tanti i campi in cui Virginia Raggi nel 2016 aveva promesso di intervenire in modo radicale. Quattro anni dopo, nei quartieri di Roma Nord i lettori di RomaH24 hanno risposto con un plebiscito di no sulla nostra pagina Facebook alla domanda se avrebbero rivotato o meno l’attuale prima cittadina, che ha scelto di ricandidarsi alle elezioni del 2021. Ma cosa ha fatto (o non ha fatto) Virginia Raggi per meritarsi un’accoglienza così fredda? Ecco tutte le promesse, mantenute e non, per migliorare la mobilità nel Trieste-Salario.
Quello che è stato fatto
“La bicicletta deve diventare un mezzo sicuro ed efficace attraverso la realizzazione di corsie ciclabili leggere e stalli di sosta” affermava la sindaca alla voce mobilità del suo programma elettorale. E, tra le promesse mantenute, possiamo annoverare la ciclabile Nomentana, i lavori sono iniziati nel gennaio 2018 e la pista è stata inaugurata il 24 luglio 2019. Il progetto è stato poi ampliato con la realizzazione di una bike lane su viale Pretoriano, che sarà collegata a Castro Pretorio e Porta Pia da un lato a via Giolitti e largo di Santa Bibbiana dall’altro. E infine a piazzale del Verano fino alla stazione Tiburtina. Sempre in tema di mobilità sostenibile, la sindaca ha spinto per portare a Roma, e anche nel nostro quartiere, una flotta di monopattini elettrici in sharing.
Tra gli obiettivi portati a compimento si annoverano anche i lavori per la riqualificazione della Galleria Giovanni XXIII nel tratto della “canna sud” in direzione Stadio Olimpico/Salaria. Gli interventi erano stati anticipati al 15 marzo (sarebbero dovuti partire a luglio) approfittando del lockdown dovuto all’emergenza Covid. Per quanto riguarda invece la canna nord della galleria, dove lo scorso 13 maggio ha preso fuoco un bus, sono ancora in programma alcuni interventi di manutenzione dalle 22 del 25 agosto fino alle 6 del 26 agosto.
Quello che non è stato fatto
“I parcheggi di Annibaliano e Conca d’Oro, due opere importanti per la nostra città che ci hanno lasciato incomplete e nel degrado, saranno finalmente ultimati e aperti al pubblico. Abbiamo pubblicato la gara grazie alla quale entro due anni i parcheggi saranno aperti agli utenti della linea B1” scriveva a maggio la sindaca di Roma. Il problema è che la gara per il parcheggio Annibaliano è andata deserta. Resta ora una seconda strada per cercare di portare l’opera a compimento: una procedura negoziata. Le aziende che già sono registrate su un albo di fornitori del Comune saranno invitate a partecipare al bando e questo meccanismo permetterà di restringere i tempi per affidare il cantiere.
Sempre restando in piazza Annibaliano, una grossa area della stazione della metropolitana è chiusa da più di un anno e mezzo. E per vederla riaperta bisognerà aspettare l’esito di un contenzioso. Da un lato Roma Metropolitane srl, la società che commissionò i lavori della stazione, dall’altro lato l’appaltatore, la società Metro B1. Al centro della disputa ci sono i danni alla copertura della pensilina, danneggiatasi un anno fa in seguito a una forte pioggia. L’area è ancora chiusa in attesa delle dovute riparazioni, ma nel frattempo si è acceso lo scontro tra le due società, che fanno entrambe capo al Campidoglio.
LEGGI l’analisi sulla ricandidatura (di Luigi Carletti)