Cinque. Al massimo. Sono i banchi che restano aperti ad agosto nel mercato Salario. Dei circa trenta commercianti che vendono la propria merce in quello spicchio di quartiere compreso tra via Metauro e via Simeto, solo la sesta parte non va in vacanza. Beatrice gestisce insieme a suo figlio un banco di frutta e verdura. Hanno deciso di rimanere a Roma tutto il mese. Dice: “Ci diamo i turni, così possiamo riposare un po’“. Non possono permettersi di andare in ferie insieme. Coltivano direttamente i prodotti che vendono. “Se chiudessimo l’attività, dovremmo buttare via tutto – spiega a RomaH24 -, invece cerchiamo di approfittare del fatto che, essendo in pochi a restare aperti, i clienti rimasti nel quartiere si concentrano da noi”.

Ma i residenti ancora in città non sono molti. E anche alcuni dei commercianti che hanno un banco fisso decidono di staccare per qualche giorno. “La situazione è drammatica d’estate per i mercati del Trieste-Salario, per questo le ultime due settimane di agosto andiamo in ferie”, dice a RomaH24 il padre di Luigi Lauretti, che lavora nel banco ortofrutticolo del figlio.

“Se ci fossero i clienti – spiega – rimarremmo aperti. Ma con il quartiere deserto rischiamo solo di far andare a male i prodotti”, conclude, mentre pulisce un cesto di fagiolini. Sperando che qualcuno passi e li acquisti. E dando così un valore a queste ore sottratte alle ferie.