30 Novembre 2021 - 7:26 . Porta Pia . Cronaca

Manifestazioni a Porta Pia, i residenti pronti a scrivere un esposto alla Procura della Repubblica

Piazzale di Porta Pia
Piazzale di Porta Pia

La comunità di Porta Pia chiede maggiore collaborazione tra cittadini ed istituzioni. Luogo storico e teatro della battaglia che il 20 settembre 1870 segnò la fine dello Stato della Chiesa e l’annessione di Roma all’Italia, il piazzale è oggi un centro ricco di attività commerciali e molto trafficato. Da ormai diverso tempo, però, si è creata una situazione che provoca disagi.

Di fronte al piazzale di Porta Pia è presente, infatti, anche il Ministero delle Infrastrutture. L’area antistante il palazzo è stata chiusa e resa off-limits per motivi di sicurezza dal 2001, anno del terribile attentato alle Torri Gemelle. Questa impossibilità di occupare la zona ha fatto sì che ogni manifestazione, per motivi di ordine pubblico, debba avvenire sul lato opposto al Ministero, dove si trovano negozi e parcheggi.

Piazzale di Porta Pia

Le richieste di ‘Amici di Porta Pia’

Paolo Peroso, presidente dell’associazione ‘Amici di Porta Pia’, porta avanti l’istanza di commercianti e residenti della zona per chiedere che vi sia “maggiore organizzazione e comunicazione preventiva di eventi e manifestazioni politiche. Si è creato un circolo vizioso. Quando c’è una manifestazione, la piazza viene chiusa e le 40 automobili che sostano nei parcheggi costrette ad essere spostate. Pena: la rimozione con multe salatissime”.

Una situazione pesante, secondo i commercianti della zona, complicata dal fatto che le manifestazioni sono frequenti, spesso anche due volte a settimana. “Il cartello con il divieto di sosta e fermata viene apposto con pochissimo preavviso dalla polizia. E’ capitato che la sera prima della manifestazione comparisse l’avviso”, denuncia Peroso.

Paolo Peroso

“I manifestanti – continua Peroso – hanno pieno diritto a scendere in piazza e le istituzioni devono proteggerli. Quello che chiediamo è che ciò avvenga però con un’organizzazione migliore e che questi episodi non vadano ad incidere sulla quotidianità dei residenti e negozianti della zona”.

Serve una collaborazione per trovare una soluzione comune: “Siamo pronti a scrivere un esposto alla Procura della Repubblica affinché questa continua e ingiusta vessazione cessi del tutto”, dice Peroso. “Vogliamo ribadire i nostri diritti: chiediamo comunicazioni nei giusti tempi delle manifestazioni ai residenti e che venga fornito un piano alternativo per i parcheggi, magari con un garage convenzionato”.