21 Settembre 2018 - 22:19 . Porta Pia . Cultura

Luci della storia, l’anima gospel dei New Melody accende la quarta serata

La pioggia beffa per il secondo pomeriggio di fila Luci della storia. Il concerto in programma alle 18 è stato annullato a causa di una pioggia bizzosa che ha costretto gli spettatori arrivati dentro al cortile cinquecentesco del museo dei bersaglieri a rinunciare allo spettacolo. Ed è stato un vero peccato, perché in programma c’era la spettacolare prova della banda della Marina militare. Dopo un’attesa di 40 minuti è stato deciso, malgrado gli ombrelli aperti, di rinunciare a una delle performance più attese nella sei giorni di Porta Pia.

Per fortuna il meteo è migliorato e, dopo aver asciugato palco e sedie, tutto è stato preparato per aprire la rassegna. Ad introdurre la serata è stata la lettura di una poesia di Ada Negri, titolo “la Madre”, scritta nel 1911 per cantare il dolore del figlio caduto in Libia, nella battaglia di Sciara Sciatt. Dopo i saluti del presidente dell’Anb Roma Nunzio Paolucci, Paolo Peroso ha accolto il coro New Melody. I dieci componenti hanno regalato un emozionante programma, che ha spaziato in lungo e largo nella tradizione del gospel americano. Il coro ha presentato una interpretazione molto coinvolgente di Amazing Grace e di When I fall in love, ma il pubblico è stato trascinato prima dalla ballata presa dal Rugantino “Roma nun fa la stupida stasera” e poi dal più classico e natalizio “Happy days”.

Sorella Monica Dialuce, ispettrice nazionale della Croce rossa è poi salita sul palco, insieme alle altre volontarie per ricevere dal Generale Paolucci il premio “Oltre la breccia”, per l’attività di assistenza offerte nel corso degli anni per il sostegno alle popolazioni martoriate dai conflitti armati. “Sono veramente emozionata – ha spiegato sorella Dialuce – perché rappresento le 20mila volontarie italiane. Abbiamo una storia di 110 anni in prima linea, sempre oltre la breccia”. A sottolineare il ruolo delle crocerossine è salita sul palco la giornalista Carmen Lasorella, che ha voluto sottolineare come il corpo si stia evolvendo verso il futuro, rimanendo legato alla tradizione di soccorso e aiuto per tutti coloro che sono in difficoltà.

 

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