24 Settembre 2018 - 0:03 . Porta Pia . Cultura

Luci della storia, la Fanfara dei bersaglieri chiude la quinta edizione a Porta Pia

La fanfara dei bersaglieri nel cortile del museo storico
La fanfara dei bersaglieri nel cortile del museo storico

L’arrivederci al 2019 è d’obbligo. “Luci della storia su Porta Pia” chiude il sipario sulla quinta edizione con gli squilli delle trombe della “Nulli Secundus“, la fanfara della sezione di Roma dell’assocazione nazionale bersaglieri. Per l’epigolo della sei giorni il pubblico ha riempito la storica piazza ovunque. I 250 posti all’interno del cortile cinquecentesco non sono stati in grado di contenere tutti gli appassionati: tanti quelli rimasti all’ingresso, pur di assistere agli ultimi due concerti, ma molti ancora si sono posizionati posterioramente, giusto davanti al monumento ai bersaglieri, per riuscire a rubare uno sguardo e un orecchio alle performance di oggi. La manifestazione si chiude con grande successo. Più di 5 mila spettatori hanno partecipato alla rassegna che ha visto salire sul palco diverse bande musicali militari, ma anche cori e orchestre sinfoniche. Come ha sottolineato il generale Nunzio Paolucci, sia questa che la prossima edizione costituiranno la prova generale per il raduno nazionale che nel 2020, in occasione dei 150 danna Breccia di Porta Pia, si terrà proprio nella città eterna.

Il presentatore Paolo Peroso ha voluto ringraziare tutti i partecipanti all’evento, prima di dare il via ai primi protagonisti, la banda musicale della polizia locale di Roma Capitale. Questa banda, sui generis per la presenza di strumenti come batteria e basso elettrico, ha coinvolto il pubblico prima con uno straordinario medley ispirato ai film di Alberto Sordi e alle musiche di Piero Piccioni, come Fumo di Londra, Finchè c’è guerra c’è speranza e il Medico della mutua, ma ha poi voluto rendere omaggio a Luci Battisti e a Ennio Morricono. Presente tra gli spettatori, è stato fatto salire sul palco Edoardo Vianello, cittadino del Trieste-Salario, che ha improvvisato Arrivederci Roma con la banda della municipale.

Il momento clou, ma anche quello più sentito, è arrivato alle 21, con la fanfara dei bersaglieri, che è salita sul palco correndo al suono della storica Flik Flok. La Nulli Secundis, ha poi suonato alcune delle musiche storiche del corpo, come Vent’anni allegramente, E’ bersagliere, la Fanfara del primo La Marmora, il Reggimento di papà e la Ricciolina. Nel finale la fanfara è stata accompagnata dai bersaglieri in congedo dell’Anb di Roma e tutti insieme, per chiudere nel migliore dei modi la manifestazione, hanno intonato l’Inno nazionale, dando l’arrivederci al 2019.

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