20 Settembre 2018 - 22:26 . Porta Pia . Cultura
Luci della Storia, la banda dei carabinieri illumina Porta Pia nella terza serata
Il 20 settembre di 148 anni fa, un battaglione dei bersaglieri penetrò attraverso la breccia creata, a cannonate, sulle Mura Aureliane giusto accanto a Porta Pia. La ricorrenza, molto sentita per l’obiettivo raggiunto della Presa di Roma, è stato ricordato nell’introduzione di Paolo Peroso, che ha presentato la terza serata di “Luci della storia“, manifestazione giunta alla quinta edizione e che vuole celebrare Roma e i bersaglieri. L’evento, nato da un’idea del generale Nunzio Paolucci e ospitato nel cortile cinquecentesco del museo storico dei bersaglieri grazie al direttore, colonnello Fabrizio Biancone, ha visto limtare il programma della serata al solo appuntamento delle 21. La pioggia caduta sulla Capitale ha costretto all’annullamento la performance prevista per le 18, che avrebbe visto salire sul palco il quintetto dello Jazz Lab Alessandrino.
Per fortuna le condizioni meteo sono migliorate rapidamente, consentendo alla banda musicale dell’Arma dei Carabinieri di offrire una performance strepitosa per il pubblico che si è presentato nel cortile sfidando la sorte. Il gruppo musicale, diretto dal vicecomandante, il capitano Massimiliano Ciafrei, ha presentato un programma di alto livello, intruducendo il concerto con due arie di Giuseppe Verdi, La forza del destino e Un ballo in maschera. Al grande compositore italiano la banda ha poi alternato Capriccio italiano di Cajkovskij. Il pubblico è rimasto poi incantato una coinvolgente versione della Cavalcata delle Walkirie di Wagner, per poi ascoltare La fedelissima, marcia d’ordinanza dell’Arma. A chiudere il concerto è stato ancora una volta l’Inno degli italiani, con gli spettatori in piedi per applaudire la performance.
Prima di salutare e dare l’arrivederci alla quarta giornata il Generale Paolucci ha consegnato il premio “Oltre la breccia” all’associazione Peter Pan, onlus che dal 1994 si impegna per ospitare le famiglie dei bambini onclogici ricoverati a Roma. “Quest’anno abbiamo scelto un’associazione che si impegna per alleviare i dolori di famiglie già duramente provate. Questo premio, legato ai bersaglieri è riconosciuto a uomini e donne che vanno oltre la breccia, perchè ritengono un dovere sacro resistere alle avversità, assumendosi il peso di una grande missione”. Il mattone romano in cristallo è stato consegnato al presidente Renato Fanelli, che ha voluto ringraziare per il riconoscimento: “Cerchiamo di trasmettere la cultura della solidarietà. Cerchiamo di aiutare le famiglie che, da tutta Italia, ma anche da altri paesi del mondo, vengono a Roma per far curare i propri figli. Dopo questa sera speriamo di fare “breccia” nel cuore di tanti altri”.
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