27 Marzo 2020 - 13:00 . Trieste-Salario . Casa

L’intervista a Pietro Malerba su ristrutturazioni, mutui e nuovo decreto

Abitare in un quartiere come il Trieste-Salario è considerato da molti un privilegio. In un territorio così benestante, però, comprare o vendere casa può rivelarsi davvero complicato. Perché è un processo lungo e tortuoso, in cui spesso non si sa bene che cosa si deve fare.

Come comportarsi, allora? Una buona mossa può essere sicuramente quella di affidarsi a Pietro Malerbal’agente del Trieste-Salario. La Malerba Immobilare, con sede in via del Giuba 13-15, grazie al suo rapporto direttissimo con il cliente, garantisce un’assistenza a 360° in ogni singolo processo, prima e dopo la compravendita.

Ma cosa cambia – nel nostro quartiere così come in tutta Italia – nel mercato immobiliare, in un momento di grande crisi nazionale a causa del Coronavirus? Pietro cerca di fare chiarezza.

 

Cosa succede adesso ai cantieri?
“Sono bloccati. Così come le nuove costruzioni a causa delle difficoltà di poter far rispettare le norme emanate dal decreto sulla sicurezza. Chi contava di entrare nei prossimi mesi in una nuova abitazione dovrà aspettare”.

Vale lo stesso per ogni Regione?
“No. Quelle con l’obbligo di chiusura dei cantieri sono Valle d’Aosta, Piemonte,  Lombardia, Campania, Abruzzo e Umbria. Per le altre, tra cui il Lazio, il codice Ateco n°43.2 dice che si possono eseguire solo ed esclusivamente installazioni di impianti elettrici, idraulici e altri lavori di costruzioni e installazioni”.

E questo come si concilia con le norme di sicurezza per il Coronavirus?
“I cantieri posso lavorare solo certificando e rispettando le norme emanate dal decreto, con la nomina obbligatoria di un direttore dei lavori, un responsabile e un coordinatore per la sicurezza in fase di esecuzione. È necessario un controllo di tutte le procedure idonee ad attivare forme di contenimento del contagio nel cantiere. Ma possono anche scegliere di fermare l’attività, inviando un’apposita comunicazione al Comune, indicando il giorno di chiusura”.

E per quanto riguarda le ristrutturazioni nelle proprie abitazioni?
“Qui il discorso si complica, essendo più difficile poter far rispettare le norme di sicurezza. Se i lavori sono già stati avviati, si potrebbero portare a termine quelli inseriti nel codice Ateco, previa nomina delle figure che ho già elencato. Gli altri interventi all’interno delle abitazioni vengono invece rinviati”.

Cosa può aiutarci in questo momento così complicato?
“Uno strumento potente è sicuramente la firma elettronica. Permette di firmare a distanza qualsiasi documento di agenzia con validità probatoria, attraverso un procedimento semplice e totalmente online. Il grande vantaggio è che può essere condotta senza l’incontro fisico ed evita di bloccare qualsiasi attività”.

Cosa cambia per i mutui?
“Per quanto riguarda il discorso banche ed erogazioni mutui, vengono seguiti rigidi protocolli. Ad esempio, se l’istruttoria viene dichiarata indifferibile, e se è stata lavorata prima dell’inizio dell’emergenza, a quel punto viene avviata la perizia sull’immobile, con tempistiche ovviamente a lungo termine a causa della mancanza di personale e del divieto di assembramento di persone. A quel punto, gli istituti di credito smaltiscono solo le pratiche urgenti o improrogabili. I notai, per legge sono operativi, a patto che siano in condizione di lavorare in sicurezza, in base al decreto. Tuttavia, le segreterie dei registri immobiliari lavorano a singhiozzo”.

LEGGI il blog di Malerba Immobiliare