16 Dicembre 2021 - 7:14 . Trieste . Scuola

Liceo Giulio Cesare occupato, gli studenti: “Ultima spiaggia per essere ascoltati. Organizzati corsi e attività di pulizia”

Liceo Giulio Cesare occupato
Liceo Giulio Cesare occupato

di Marco Barbaliscia 

Continua la mobilitazione studentesca nella capitale e nel nostro quartiere. Il liceo Giulio Cesare è occupato da martedì 14 dicembre. Gli alunni portano avanti il desiderio di un modello di scuola diverso, che metta al centro le esigenze degli studenti e delle studentesse. Una linea di pensiero condivisa da tutti i collettivi che hanno dato vita a occupazioni negli istituti di Roma.

Gli studenti del Giulio Cesare, in una nota ufficiale, hanno specificato le loro istanze. Tra le richieste il cambio dello scaglionamento orario, spostando la seconda entrata dalle 9:40 alle 8:50, il potenziamento degli sportelli psicologici all’interno delle scuole, l’introduzione di Educazione Civica come materia a sé stante che comprenda una parte di diritto pubblico, educazione economica ed ambientale, l’installazione di un tavolo di confronto tra organi territoriali, Miur e studenti e maggiori fondi dal Pnrr.

L’occupazione al Giulio Cesare prosegue, ma non senza difficoltà. Lorenzo Carlino, rappresentante degli studenti, fornisce un quadro della situazione a Roma H24: “Erano diversi anni che il liceo non veniva occupato ed abbiamo fatto di tutto per evitarlo anche questa volta. E’ la nostra l’ultima spiaggia. Abbiamo provato ogni forma di protesta, dalle lettere al Ministero alle manifestazioni sotto il Miur. C’è stato un confronto nel quale ci era stato promesso un dialogo tra le parti, ma nessuno ha mai risposto alle nostre mail. E così eccoci qui ad occupare, unica forma, forse, per essere ascoltati”.

Liceo Giulio Cesare

Gli studenti hanno avuto difficoltà ad avere un confronto anche con la preside dell’istituto, la professoressa Paola Senesi: “Ha osteggiato l’occupazione, come giusto che sia, ma su alcune richieste ci aspettavamo risposte diverse”, dice Carlino. Che precisa: “Volevamo concordare un giorno d’uscita ed invece ci ha informato che ha richiesto lo sgombero immediato. Abbiamo anche chiesto le chiavi dell’aula magna, attualmente chiusa, per poter usufruire di spazi grandi per frequentare i corsi, ma non ci sono state date e siamo costretti a stare in cortile”.

Le giornate al Giulio Cesare passano velocemente e gli studenti hanno organizzato diverse attività: “C’è chi si adopera per la riqualifica della scuola, con gli alunni che si dedicano alla pulizia e alla ripittura delle aule”, dice Carlino. Che aggiunge: “Abbiamo organizzato dibattiti politici tra studenti e incontri. Si è svolto un evento con l’associazione Antigone per parlare dei diritti dei carcerati”.

L’obiettivo degli studenti è tenere la scuola occupata sino alla fine della settimana, garantendo sempre il rispetto delle norme anti-Covid: “E’ previsto il controllo dei Green Pass all’ingresso e possono entrare solo studenti del liceo. C’è un tracciamento di entrate e uscite. Dentro scuola tutti indossano le mascherine e ci teniamo a distanza”, chiude Carlino. La redazione di Roma H24 ha contattato la preside del Giulio Cesare per avere un quadro completo della situazione ed è in attesa di una risposta.