27 Ottobre 2019 - 17:58 . Africano . Cultura
Libreria Eli, la grande festa di Typimedia per “Trieste-Salario in 100 personaggi (+1)”
Un pomeriggio speciale quello di oggi alla Libreria Eli per la presentazione del nuovo volume della collana Community Book di Typimedia, “Trieste-Salario in 100 personaggi (+1). Vite di quartiere“. A presentare l’evento i giornalisti di Repubblica, Ernesto Assante, e Tg2, Stefano Marroni, insieme alla curatrice del libro, Chiara Gelato. Tanti gli ospiti attesi per questo evento, che seguiremo in diretta.
Ore 20.07 – Sul palco il pianista Alessio Scialò che, con la sua musica, ha accompagnato gli interventi degli ospiti alla libreria Eli.
Ore 20.05 – “La tipicità di un territorio è un qualcosa che trasmette garanzia di bontà. Anche in cucina – spiega la giornalista di Typimedia, Daniela Mogavero, curatrice della nuova collana di gastronomia Italia Golosa -. Non si tratta di un quartiere, ma di una zona più ampia che comunque si porta dietro delle eccellenze e delle caratteristiche peculiari di un determinato territorio”.
Ore 19.57 – “Non ho seguito la strada del commercio avviata dalla mia famiglia. Volevo fare il mago – dice Paolo Abozzi, prestigiatore e mental coach -. Riuscivo a capire chi, entrando nel negozio di mio padre, avrebbe acquistato o meno qualcosa. Sono diventato un motivatore, in particolare per i ragazzi, andando nelle scuole e spiegando loro che possono riuscire a realizzarsi anche se gli altri gli dicono che non riusciranno a fare nulla”.
Ore 19.51 – “Attraverso le foto d’epoca abbiamo raccontato il quartiere con gli occhi di chi, negli anni, lo ha visto cambiare – spiega Antonio Tiso, giornalista di Typimedia, e curatore del prossimo volume sulla Memoria -. Gli sguardi di una generazione che, dopo la guerra, cerca di lasciarsi il passato alle spalle e di costruire il nuovo futuro”.
Ore 19.49 – “Per me raccontare la storia di questo quartiere è stato incredibile soprattutto perché io non sono di qui – spiega la curatrice del libro sulla Storia del Trieste-Salario, Sara Fabrizi -. Un viaggio attraverso le sfaccettature e gli eventi che, nei secoli, hanno fatto diventare il quartiere come lo vediamo oggi”.
Ore 19.44 – “Sono arrivato qui che ero bambino, venivo da contadini senza terra della Sabina – ricorda Walter Tocci, ex vice sindaco della giunta Veltroni -. Negli anni ‘50 la distanza era un fattore incredibile: non avevo mai visto la città, i palazzi, i ragazzi che giocavano. Il destino ha voluto che prima come studi e poi come amministratore, io mi sia sempre poi occupato della città”.
Ore 19.38 – “Un viaggio nella Roma più nera, attraverso i misteri, i cold case irrisolti – spiega il giornalista del Corriere della Sera, Fabrizio Peronaci, curatore del primo volume della nuova collana di Typimedia sui Fattacci -. Il giornalista è un punto di riferimento, uno strumento per informare e raccontare storie molto diverse. Il giornale e la carta stampata erano ancora considerati un mezzo culturale fondamentale”.
Ore 19.33 – “Dal quartiere ho sempre ricevuto affetto – racconta Carmina Ghizzoni, la vedova dell’agente Francesco Evangelista, detto Serpico, ucciso dai Nar davanti al liceo Giulio Cesare -. Ho sempre continuato a vivere qui anche dopo la morte di mio marito, perché questo è il mio quartiere. Ancora oggi incontro persone che ricordano mio marito e cosa la sua morte abbia rappresentato per tutti”.
Ore 19.21 – “Vivo qui fa non romano – racconta lo scrittore David Riondino – e non avevo mai colto questo spirito di comunità. Mi muovo spesso per lavoro, ma quando ritorno in questo quartiere sono sempre contento. Dalla nascita della Luiss ai locali che sono stati aperti nel corso degli anni, mi piace questo fermento che caratterizza il Trieste-Salario”.
Ore 19.15 – “I miei testi nascono come frasi simbolo delle raccomandazioni dei genitori ai figli – racconta Federico Palmaroli, il papà delle più belle frasi di Osho -. E proseguono con celebri luoghi comuni o espressioni tipiche del dialetto romano”.
Ore 19.10 – “Sono una lettrice appassionata e mi piace incontrare i miei autori. Da lì ho pensato di portare i libri e gli scrittori a casa mia – racconta la blogger di RomaH24, Francesca Piro -. Così ho creato un salotto culturale nel mio appartamento, la Linea d’ombra. Da novembre a maggio, ogni due settimane, celebriamo questo legame tra il quartiere e la cultura”.
Ore 19.04 – “Tutti i miei libri sono ambientati qui, quindi il Trieste-Salario è un quartiere musa. Vorrei però celebrare questo progetto perché va a rivitalizzare la comunità – dice la scrittrice Eugenia Romanelli -. Un progetto educativo che parla di un quartiere educativo”.
Ore 19.01 – “Sono nato a via del Giuba, vivo a piazza Vescovio. Per questo molti dei miei romanzi sono ambientati qui – dice lo scrittore Marco Lodoli -. Un qualcosa di metafisico, un’eleganza artistica che mi colpisce sempre. Sono orgoglioso di essere nato e di vivere qui”.
Ore 18.52 – “Il progetto di riqualificazione e ripiantumazione di Villa Ada è stato il più votato tra quelli presentati dal II Municipio al Campidoglio – prosegue Arbicone -. Il bilancio partecipativo è la dimostrazione che ognuno di noi, se vuole, può fare la sua parte. Nulla è facile, ma bisogna darsi da fare”.
Ore 18.49 – “Costruire una comunità che ci permetta di non essere soli. Sapere che nelle persone e nella terra c’è qualcosa che ti aspetta anche quando non ci sei. Con queste parole di Cesare Pavese ringrazio Luigi Carletti e Typimedia per il progetto che stanno portando avanti – dice Silvia Arbicone, blogger di RomaH24 ed esperta di botanica -. Da molti anni organizzo le passeggiate dentro Villa Ada chiamate Percorsi Verdi, proprio con l’obiettivo di far conoscere il nostro patrimonio e creare un legame sempre più forte tra le persone e il territorio”.
Ore 18.43 – “Il pianeta si può salvare, ma dobbiamo fare due cose: cambiare la politica energetica e sostituirla con quelle innovative – racconta Guido Caroselli, ex meteorologo e volto della Rai, nonché curatore di uno dei nuovi volumi di Typimedia prossimi all’uscita -. Oggi ci sono nazioni che sono più avanti della nostra. I fenomeni atmosferici ci stanno dimostrando che non possiamo più aspettare”.
Ore 18.38 – “Le donne sono molto più attive e propense di noi uomini nel contribuire alla collettività – dice il presidente dell’associazione Amici di Villa Leopardi, Massimo Proietti Rocchi -. Conoscere il quartiere e le persone significa amare. Ed è grazie all’amore che si porta rispetto non solo verso il prossimo, ma anche verso ciò che ci circonda”.
Ore 18.33 – “Io sono qui da 35 anni. Quando sono arrivata dalla Florida, avevo solo il mio fidanzato che poi è diventato mio marito – racconta la fondatrice di Retake, Rebecca Spitzmiller -. Il quartiere era un po’ malfamato, avvertivo la differenza con il mio Paese di origine. Quasi mi vergognavo di vivere qui. Ecco perché ho voluto reagire e organizzarmi per fare qualcosa per recuperare questo quartiere. Così è nato Retake Roma”.
Ore 18.23 – “Tanti giornalisti sono usciti dal Giulio Cesare, non so come mai – spiega Ernesto Assante -. Troppo spesso si parla degli anni ‘70 solo in merito a pistole e violenza politica, ma era anche un periodo di fermento culturale. Noi, per esempio, a scuola organizzavamo concerti e altri eventi”.
Ore 18.20 – “Quando andavo io al liceo Giulio Cesare sembrava di essere al servizio militare – racconta il giornalista di Rai 2, Stefano Marroni -. Però c’era un grande confronto, nonostante gli anni difficili e le varie differenze politiche che caratterizzavano il quartiere e le scuole”.
Ore 18.15 – “Questi libri ci aiutano a vedere la città con occhi diversi – dice la curatrice del volume, Chiara Gelato -. Per questo sono orgogliosa di essere qui a presentarlo insieme a tutti voi”.
Ore 18.12 – “Una serata come questa è un evento di comunità. Il lavoro di comunità contraddistingue il nostro lavoro e quello della nostra casa editrice – spiega il presidente di Typimedia, Luigi Carletti -. Nel corso della serata avremo modo di mostrare quello che stiamo facendo”.