8 Ottobre 2020 - 14:07 . Trieste-Salario . Personaggi

Leolini: “Così procedono le attività di SinergieSolidali nonostante il Covid”

In alto a destra Riccardo Leolini
In alto a destra Riccardo Leolini

“Il Covid-19 ha cambiato tutto”. Così Riccardo Leolini, presidente di SinergieSolidali, l’associazione di via Volsinio 21 che dal 2016 è il cuore aggregativo del nostro quartiere, parla delle tante attività che ospita nella sua sede anche ora, in piena emergenza Coronavirus. Un periodo complicato che ha stravolto il modo di stare insieme, ma non lo ha cancellato.

Molte delle attività non sono più permesse e ci siamo adattati – racconta Leolini, uno dei 100 personaggi (+1) del volume di Typimedia “Trieste-Salario. Vite nel quartiere” -. I numeri poi sono diversi, non si possono più riempire le sale, per mantenere le distanze di sicurezza”. Ma questo non ha cambiato la voglia di offrire sempre uno spazio per attività di ogni tipo: “In questo periodo abbiamo però trovato un’accademia del balletto che viene in sede a fare lezioni di danza classica 4 volte a settimana (lunedì, martedì, giovedì e venerdì, ndr), mentre il mercoledì è rimasto alle attività dell’associazione e cerchiamo sempre di realizzare eventi il più trasversali possibili. Abbiamo un’associazione culturale che si occupa di bambini, la Tutorin, attiva in più scuole del quartiere, che insegna Capoeira ai più piccoli”.

Ma non finisce qui: “Abbiamo due circoli lettori che verranno una volta al mese: uno è quello di piazza Verbano, che è un gruppo molto ampio che avendo una sede molto piccola, non possono riunirsi più lì e noi li ospitiamo molto volentieri; l’altro è quello di Villa Leopardi, visto che la biblioteca ha avuto dei problemi logistici dopo la riapertura. Negli altri giorni ci sarà un corso di scrittura creativa. E poi abbiamo ripreso a ospitare dei vernissage, per dare modo agli artisti di avere visibilità”.

Certo è che l’aumento dei casi di Covid in città sta allarmando i cittadini del quartiere, e lo conferma anche Leolini, che ogni giorno si confronta con i tanti gruppi di persone che ospita: “Le famiglie hanno raddoppiato i propri bilanci, perché i prezzi aumentano, e poi ci sono obblighi più difficili da mantenere, in particolare per tutte le attività dove c’è possibilità di contatto con gli altri, da quelle culturali a quelle del food. Le preoccupazioni sono tante e il timore c’è, soprattutto quello di tornare al lockdown, che sarebbe una mazzata soprattutto per i commercianti. Dobbiamo solo sperare che ci sia buonsenso da parte di tutti”.

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