15 Gennaio 2021 - 13:48 . Trieste-Salario . Curiosità

Lazio-Roma, il primo derby che i giallorossi prepararono vicino al quartiere

È il giorno del derby capitolino. Oggi, venerdì 15 gennaio, l’ennesimo capitolo di questa storia infinita. Che cominciò nel lontano 1929 e proprio a due passi dal quartiere.

Era l’8 dicembre e il primo derby tra Lazio e Roma si giocò allo stadio della Rondinella, che sorgeva dietro l’attuale Curva Nord del Flaminio e doveva il suo nome all’insegna a forma di rondine di un’osteria ottocentesca che era proprio in vicolo della Rondinella. Era l’impianto dei biancocelesti e per l’occasione registrò il tutto esaurito: dodicimila spettatori per un incasso di ben 130.000 lire, un vero un record.

La rivalità tra Roma e Lazio venne alimentata fin da subito. E la vigilia fu davvero snervante. Entrambe vissero le ultime ore prima della gara in un ritiro forzato per preparare al meglio l’incontro: la Lazio si ritirò a Villa Cicerone, a Grottaferrata, mentre i giallorossi si blindarono nella Casina delle Rose in via Gaeta, a due passi dal Trieste-Salario.

La Serie A era nata da pochi mesi e le due squadre erano alla pari in classifica, 8 punti in 8 incontri. L’incontro fu molo teso, ma a deciderlo fu un episodio. A meno di un quarto d’ora dalla fine, l’attaccante della Roma Rodolfo Volk fulminò con un rasoterra Ezio Sclavi e regalò il primo derby ai giallorossi.

E pensare chela stracittadina non la voleva nessuno, a partire da Italo Foschi, ex federale dell’Urbe che nel 1927, da presidente della Fortitudo, aveva organizzato la fusione con Alba e Roman per far nascere la Roma, e solo il generale Giorgio Vaccaro (tifoso biancoceleste e futuro presidente) lo aveva dissuaso dall’inglobare anche la Lazio. Ma alla fine quella stracittadina si disputò. E fu la prima di una lunga serie.

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