Dalla scorsa settimana via Agri, angolo con via Chiana, è chiusa al traffico. Come riportato sull’insegna, appositamente sistemata a bordo strada, i lavori sarebbero dovuti durare 24 ore: da lunedì 1 marzo a martedì 2 marzo.

Per questo motivo, RomaH24 ha sentito la presidente Commissione Lavori Pubblici del II Municipio, Valentina Caracciolo, che ha fatto luce sulla vicenda: per problemi di rifacimento del manto stradale –  dipesi dalla società appaltatrice – sono stati necessari due interventi negli ultimi tre mesi, ai quali si è poi aggiunto anche un problema alle tubature riscontrato da Acea.

È passata una settimana, il cartello segnaletico c’è ancora, ed è proprio questo che ha fatto innervosire alcuni abitanti, che hanno denunciato la cosa anche sui canali social, come si legge in un post nel gruppo Facebook “Quartiere Trieste–Salario – II Municipio” : “Quando finiranno davvero i lavori?” si chiedono. Alcuni residenti di zona hanno ipotizzato che, a causa del maltempo, fosse difficile intervenire sul manto stradale, “ma qualora fossero queste le motivazioni, ci sarebbe comunque dovuta essere un’informazione più chiara” si legge ancora nel gruppo.

Secondo quanto detto da Caracciolo, l’ufficio tecnico non ha valutato sufficiente il primo intervento della ditta incaricata dal Municipio, tanto da farla tornare in via Agri per ben tre volte. Durante uno di questi interventi, poi, secondo rilevamenti Acea, si è visto anche che, a causa del terreno cedevole, c’erano state delle perdite alle tubature.

Da lunedì 1 marzo, la ditta ha così dovuto sospendere i lavori, per lasciare spazio ai tecnici di Acea. Ma la presidente rassicura gli abitanti: “Entro qualche giorno – complice anche la pioggia – i lavori riprenderanno: la ditta non è sparita, sta intervenendo”.

I commercianti della zona, come il titolare della Camiceria Filippo, però sono arrabbiati:  “Sono tre mesi che ci chiudono la strada per settimane. Prima c’erano solo i nastri, adesso, dopo che qualcuno li ha staccati come gesto di protesta, la municipale ha messo le transenne e questo è un vero problema anche per la raccolta della spazzatura”, commenta il titolare della camiceria.

“Il periodo più brutto è stato sotto Natale – continua – quando non solo ci sono state chiusure imposte secondo Dpcm, per far fronte all’emergenza Covid-19, ma ci siamo ritrovati anche senza clienti che, scoraggiati dalla strada chiusa e dalla mancanza di parcheggio, non sono venuti”. Anche dall’Osteria Chiana arrivano malumori: “Le transenne che circondano tutto il locale sono anche lasciate all’incuria” spiegano.