9 Marzo 2020 - 16:48 . Trieste-Salario . Cultura
L’allarme Coronavirus blocca la vita culturale nel Trieste-Salario
L’allarme Coronavirus ha scosso pesantemente la vita culturale del nostro quartiere. Viste le ultime disposizioni del governo, il Campidoglio infatti ha deciso di sospendere le attività in tutti i musei, i teatri e in tutti i luoghi e gli istituti della cultura, comprese le biblioteche. E il Trieste-Salario, così come la città intera, si ferma quasi completamente.
Tante già erano state le attività che avevano deciso di sospendere concerti, spettacoli, incontri nei giorni scorsi dopo i primi decreti di Palazzo Chigi. Dal DopoMercato Trieste di via Chiana alle discoteche come Piper e Alien, passando per i teatri come il Tirso De Molina, dove sul palco d’erano Pablo e Pedro con “Le Nozze di coccio“, fino all’Auditorium Parco della Musica, al Maxxi, alla Casa del Cinema. Niente mostre a Villa Torlonia e Villa Borghese.
Stop anche alle attività nei cinema “qualora non sia possibile garantire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro”.
Diversa la questione dei locali che si occupano anche di ristorazione. Qui infatti rimane “l’obbligo, a carico del gestore, di far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, con sanzione della sospensione dell’attività in caso di violazione”. Al Crash di via San Marino stop agli eventi del weekend ma, fanno sapere, si continuerà a navigare a vista fino a fine mese, con le serate in programma che saranno valutate di volta in volta, così come al Cotton Club di via Bellinzona.
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