18 Febbraio 2020 - 13:00 . Trieste-Salario . Cronaca
Laika a RomaH24: “Così il mio poster ha smosso le coscienze del quartiere”
“Credo che nel quartiere, con la gente che è andata lì a fotografare il poster finché c’è stato, le persone si siano sentite toccate da quell’abbraccio”. Sono alcune delle parole di Laika, l’artista mascherata che ha realizzato l’immagine in cui Giulio Regeni stringe Patrick Zaki. Il poster è apparso il 12 febbraio sul muro di Villa Ada, proprio accanto all’ambasciata egiziana. Lo sticker è durato solo pochi giorni ed è stato strappato via il 14 febbraio, ma il quartiere ha rivendicato quel messaggio ritrasmettendolo con decine di affissioni di piccoli adesivi dell’opera all’interno e all’esterno del parco. Intanto, domani 19 febbraio, avrebbe dovuto svolgersi un sit-in per chiedere la liberazione di Zaki, organizzato da Amnesty International, davanti all’Ambasciata d’Egitto, ma la Questura di Roma ha negato l’autorizzazione per motivi di sicurezza. La mobilitazione per il giovane egiziano, aperta al pubblico, si terrà comunque il giorno successivo, giovedì 20 febbraio alle 18.30 al Pantheon.
LEGGI l’intervista a Laika nello speciale (a cura di Roberta Bonetti)
LEGGI perché è stato negato il sit-in a Villa Ada per Zaki
LEGGI la news delle nuova affissioni in Villa Ada dopo la scomparsa del poster
LEGGI lo speciale sul sit-in davanti all’Ambasciata d’Egitto (a cura di Daniele Galli)
LEGGI la news della rimozione del poster
GUARDA le foto del poster di protesta apparso sulle mura di Villa Ada
LEGGI la news sulla targa dedicata a Giulio Regeni rimossa dall’ingresso di Villa Ada