23 Febbraio 2020 - 10:19 . Trieste-Salario . Cronaca
La signora con il cane contro il barista, a largo Forano scene da film di Verdone
Quali sono gli ingredienti perfetti per un giallo? Un colpevole misterioso, ovviamente. Una vittima? Certo. Una location ben definita? Chiaro. L’intervento della polizia? E anche quello c’è. Ma soprattutto un movente. Ecco, quello che sta succedendo a largo Forano ha tutte le componenti per candidarsi a giallo dell’anno nel Trieste-Salario.
La storia è quantomeno paradossale. “Da novembre, una signora fa fare i bisogni al suo cane davanti al mio bar per vendetta”. Così spiega a Roma H24 Valerio Stazzi (il nostro protagonista) proprietario del Ramiel Cocktail Bar di largo Forano 14, che le sta provando davvero tutte per porre fine a quello che sembra essere un tentativo di danneggiare il suo esercizio commerciale. Non è la trama di un film di Verdone, ma un paradossale esempio di cattiva convivenza tra cittadini, in corso, ancora oggi.
E pensare che, secondo la ricostruzione di Stazzi, tutto sarebbe nato da una sua semplice osservazione: “Eravamo intorno a novembre. A un certo punto, vedo una signora far defecare il suo cane proprio davanti all’ingresso del mio bar – racconta Valerio – le chiedo gentilmente di stare più attenta la prossima volta e sapete cosa mi ha risposto la signora? Semplice, che da quel momento in poi, me l’avrebbe fatta trovare ovunque”. E così è stato. Da allora, Stazzi si ritrova a pulire il marciapiede, i posaceneri e gli altri arredi esterni al bar. E la firma, sembra essere sempre la stessa. Quella di una proprietaria di cani misteriosa col vizietto della vendetta.
Stazzi in questi mesi le prova tutte. Chiama i carabinieri. Denuncia il fatto. Ma niente: “Purtroppo finché non la colgono in flagrante, non possono fare nulla” racconta sconsolato.
Prova ad arginare le rappresaglie della signora misteriosa inserendo delle telecamere in prossimità del suo esercizio commerciale. Senza esito. “La signora le ha scoperte – spiega a Roma H24 – ed è sempre riuscita a evitare di essere inquadrata”.
Il mistero s’infittisce sempre di più e il caso della proprietaria dei cani misteriosa non sembra risolversi. Magari, in aiuto del povero Valerio, potrebbe arrivare una proposta dell’assessorato dell’ambiente di Bolzano, che in questi giorni sta spingendo per avere la possibilità di individuare i responsabili delle deiezioni canine attraverso il dna. Ma siamo sicuri che la proprietaria misteriosa non aggirerebbe in qualche modo anche un’iniziativa di questo tipo?