22 Ottobre 2019 - 8:10 . Trieste-Salario . Cronaca

“La mia miglior stagione”. Il motociclista del quartiere con un braccio solo si racconta

“La miglior stagione della mia carriera”. Cosi Corrado Caruso, alias Dado, parla del suo 2019 a due ruote. Classe 1982, nato e cresciuto nel Trieste-Salario, a 20 anni ha riportato una lesione al plesso brachiale destro, che lo ha portato alla perdita dell’uso. Ma grazie a Diversamente Disabili è tornato in sella a una moto, la sua grande passione. E da qualche anno si divide tra il campionato nazionale e quello internazionale.

Da una settimana ha terminato la stagione e i risultati sono stati davvero sorprendenti: “Solitamente chi partecipa al campionato mondiale non partecipa all’italiano, ma io l’ho fatto come wild card. – ci racconta – Ho fatto due delle tre gare in calendario, vincendo sia a Magione che a Vallelunga, una settimana fa. Ma ho vissuto grandi emozioni anche fuori dall’Italia. A Le Mans ho corso nel weekend della MotoGP e sono arrivato sesto, a Misano invece ero con i campioni della Superbike e sono arrivato quinto, battendo il campione del mondo in carica. A Magny Cours invece non sono andato anche per impegni di lavoro. Ma comunque sono davvero soddisfatto. Ho abbassato molto i miei tempi, mi sento sempre meglio sulla moto”.

E poi che emozione a Vallelunga, a due passi da Roma: “Avevo un tifo speciale quello degli amici ma soprattutto della famiglia, con i figli che sono saliti con me sul podio”. Il tutto con il logo di RomaH24 attaccato sul serbatoio della moto. A sancire un rapporto forte con il quartiere, ma anche per richiamare gli sponsor. E da questo punto di vista qualcosina si sta muovendo: “A Motegi, questo weekend, si sono esibiti in pista con la MotoGP i fratelli Aoki – ci racconta Dado – Takuma è rimasto paraplegico dopo un incidente e ora sembra che voglia creare un’associazione come Diversamente Disabili per creare un’iniziativa simile in Giappone. E qualche pilota arriverà nel Mondiale.

Poi sono entrate le case ufficiali, dalla Ducati con Pramac alla Bmw Italia, fino alla Yamaha Pata, oltre a Suzuki Francia. Per il momento riusciamo ad avere le moto (in alcuni casi) e alcune forniture”. Ma il futuro sembra davvero promettente: “Da quello che trapela, grazie alla Federazione spagnola che ha organizzato la prima gara per disabili quest’anno, avremo più gare per il Mondiale, almeno una visto che tra MotoGP e Superbike ci sono 4 appuntamenti in terra iberica. Vedremo poi se torneremo anche al Mugello, oltre che a Misano. E anche a livello italiano potremmo avere più appuntamenti”. Sempre a 200 all’ora con il Trieste-Salario sulla moto. E nel cuore.

LEGGI lo speciale (a cura di Daniele Petroselli)