2 Febbraio 2021 - 10:16 . FuoriQuartiere . Cultura
La Capitale torna zona gialla, così riapre il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia
di Daniele Petroselli
Un’eccellenza a due passi dal quartiere torna a mostrarsi al pubblico. Il Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia infatti riapre i battenti oggi, 2 febbraio, dopo mesi di stop dovuti all’emergenza sanitaria in corso per il Covid-19.
E la voglia di ripartire è tanta, come conferma il direttore Valentino Nizzo: “Ripartiamo nel modo migliore possibile, c’è grande voglia di cultura. Siamo riusciti a mantenere l’orario ordinario di apertura (lunedì 13.30-19.30, da martedì a venerdì 8.30 – 19.30, ndr) mentre come stabilito dall’ultimo dpcm saremo chiusi nel weekend. Non servono prenotazioni se non per i gruppi superiori alle 10 persone”.
Confermate poi le misure di sicurezza: “Anzi sono aumentate – dice Nizzo -. Abbiamo un altro termoscanner e l’ingresso rimarrà contingentato. Tutti dovranno indossare le mascherine e rispettare le distanze di sicurezza. Il museo è molto ampio, ha un percorso lineare ma saranno presenti delle guide che ricorderanno le norme di comportamento”.
“Abbiamo sofferto come tutti i musei la mancanza del pubblico ‘reale’ – ammette Nizzo -. Quello che custodiamo è un diritto di tutti. Siamo felicissimi di poter riaprire, sentiamo la responsabilità di essere vicini a tutti, anche a quelli che non possono venire, ma siamo pronti ad aprire le nostre porte utilizzando anche le tecnologie che oggi sono sempre più diffuse”.
Molte le novità, a partire da un ritorno speciale: “Sarà visibile un vaso che narra la scena finale del mitico rapimento di Dioniso da parte dei pirati Tirreni, raccontato nel VII inno omerico – annuncia il direttore del museo -. Grazie all’attività investigativa del Comando dei carabinieri tutela del patrimonio culturale, è stato restituito all’Italia nel 2014 dal Toledo Museum of Art, Ohio (USA). Dopo essere stato a lungo esposto in mostre temporanee in Italia e all’estero, è tornato finalmente a Villa Giulia e ha trovato posto nelle nostre vetrine”.
Ma non è la sola. Infatti oltre all’apertura “fisica” sono tante le iniziative collaterali sui social: “Partiamo alle 12 con un evento in cui cerchiamo di mettere in collegamento il pubblico digitale, che ci ha seguito con grandissimo affetto in questi mesi, e quello reale. Sarò in onda sul canale Facebook alle 12 per rispondere alle domande di tutti sul museo. Continueremo però con le nostre attività digitali perché ci sono molte persone che non possono venire a visitarci, visto il blocco tra regioni. Il 3 febbraio torneremo su Twitch per parlare con i ragazzi del tema della vita oltre la morte, facendo vedere la ricostruzione di due sepolture etrusche che sono presenti nel museo. E il 10 febbraio porterò in gita tutte le scuole d’Italia in maniera virtuale. Alla prima, fatta il 13 gennaio, hanno partecipato quasi 40 scuole da tutto il Paese e le prenotazioni ora sono ancora maggiori. Ed è una buona cosa perché una grossa fetta del nostro pubblico è rappresentato dai giovanissimi. Questo metodo ci permette di far conoscere alcune meraviglie nonostante i divieti”.