“Poco alla volta i veleni prodotti dall’incendio al Tmb arriveranno sulla nostra tavola“. A rivelarlo è Ferdinando Laghi, primario di medicina interna dell’ospedale di Castrovillari e presidente internazionale di ISDE, l’Associazione Medici per l’Ambiente.

“L’assorbimento delle diossine avviene per il 90% attraverso la catena alimentare – prosegue – perché le diossine continuano a spostarsi. Col vento e la pioggia si depositano a terra, sui vegetali, finiscono in acqua ed essendo liposolubili vengono assorbite dagli animali da cui traiamo carne, pesce, latte, uova e formaggi. E così, anche a distanza di tempo da un incidente di questa portata, continueremmo ad assorbire altre diossine, ma stavolta non attraverso le vie respiratorie e soprattutto in dosi molto più massicce”.

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