11 Giugno 2020 - 12:10 . Coppedè . Cronaca

Il Piper come Lo Zodiaco, la bufala spaventa il web. Bornigia: “Macché falliti…”

L'ingresso del Piper in via Tagliamento
L'ingresso del Piper in via Tagliamento

di Daniele Petroselli

Il Piper come Lo Zodiaco? Macché. Lo storico locale del Trieste-Salario non è fallito. E, anzi, riaprirà tra qualche mese. A confermarlo a RomaH24 è Giancarlo Bornigia, senior executive partner della Salario 2015 Srl che gestisce il Piper, attualmente chiuso a causa dell’emergenza Covid-19. “Altro che falliti, siamo pronti a riaprire tra settembre e ottobre”, spiega Bornigia.

COME È NATA LA BUFALA
Proprio ieri, su alcune testate era stata riportata la notizia del fallimento del locale, simbolo degli anni del boom e delle notti folli della Capitale, nato nel 1965 grazie all’intuizione di Giancarlo Bornigia “senior”, scomparso nel 2013. Una notizia però errata, visto che si tirava in ballo – inspiegabilmente – un vecchio articolo del 2017 di Romatoday, esente da colpe. Ma tanto è bastato perché la fake news facesse il giro del web, creando enorme clamore. Anche perché, a poche ore dalla notizia data da RomaH24 della chiusura de “Lo Zodiaco”, si sarebbe consumato l’addio a un altro “simbolo della Capitale”, come in tanti commentavano sui social.

“CHIUSI SÌ MA PRONTI A RICOMINCIARE”
Una storia, quella del Piper, nata il 17 febbraio del 1965, quando ad esibirsi per la prima volta sul palco del locale nel cuore di Coppedè furono i The Rocks insieme agli Equipe 84. Solo i primi di una lunga serie di nomi che, nel corso degli anni, trasformarono quella discoteca in un tempio della musica della Capitale, oltre che il luogo preferito dagli artisti rappresentanti della Pop Art nostrana per organizzare mostre ed eventi culturali. Qui, per esempio, l’Italia ha conosciuto per la prima volta una giovanissima Patty Pravo.

“È vero, nel 2017 ci fu una procedura di fallimento che prevedeva la vendita del locale all’asta, ma questa non ci fu mai, perché la Salario 2015 Srl acquistò nel 2018 direttamente dalla procedura fallimentare il Piper”, spiega Giancarlo Bornigia, figlio dello storico creatore del locale. Ora però il locale è ancora costretto a rimanere chiuso ma, secondo i piani del governo, tornerà a vivere “tra settembre e ottobre”, data per cui è prevista la riapertura delle discoteche al chiuso. Ma, ammette Bornigia, la situazione non è semplice: “C’è ancora molta confusione sulle procedure da seguire per la riapertura. Il Governo si è dimenticato della categoria, dal punto di vista dei sussidi e degli aiuti. Per questo nelle prossime ore con altri rappresentanti parleremo con il sottosegretario all’Economia e alle Finanze Villarosa per arrivare a un intervento”.

LEGGI lo speciale sul Piper (a cura di Emiliano Magistri)

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