5 Aprile 2020 - 14:49 . Africano . Cronaca
Il parroco di Santa Emerenziana: “Ecco come aderire al mio progetto di spesa solidale”
“Vogliamo creare una rete di chiese all’insegna della carità. Siamo ancora all’inizio del progetto ma vedrete che ci riusciremo”. Don Carlo, parroco della Chiesa di Santa Emerenziana spiega così la nuova iniziativa della sua parrocchia.
Da mercoledì 1° aprile, per tutto il periodo di emergenza da Coronavirus, la chiesa di piazza Sant’Emerenziana ha attivato un numero di contatto per ascoltare, accogliere e venire incontro alle esigenze di tutti i suoi fedeli.
Chiunque avesse bisogno di questo servizio per farsi aiutare e per sentirsi meno soli può chiamare il numero 3392499406 dal lunedì al sabato dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19. “I cittadini possono lasciare qui la spesa e i farmaci per anziani, invalidi, senzatetto e poveri del quartiere – spiega Don Carlo a Roma H24 – I volontari della parrocchia li porteranno nelle loro case. E’ un periodo durissimo e solo restando uniti ne usciremo fuori”.
Padre, come ha reagito il quartiere alla vostra iniziativa?
C’è stata grande partecipazione. Il legame tra la nostra parrocchia e il quartiere è forte, fortissimo. In queste ore ci hanno chiamato molte famiglie con problemi economici, ci hanno chiesto di aiutarli con la spesa e i farmaci, hanno bisogno di un supporto pratico ma anche psicologico. Mi auguro che anche gli anziani inizino a chiamarci…
Finora ne avete sentiti pochi?
Non dico questo ma è normale che siano spaventati, rappresentano la fascia più colpita dal Coronavirus e tendono ad isolarsi. E’ ovvio che facciano bene a rimanere a casa ma questo non deve portare a limitare i contatti umani. Vorrei lanciare un appello proprio a loro: alzate il telefono, parlate con i vostri cari, con la Chiesa, con chi vi ama.
L’idea di aprire il numero di contatto per venire incontro alle esigenze di tutti i vostri fedeli è stata sua?
Ho preso ispirazione da una lettera inviata dal Cardinale Vicario in cui parlava dell’importanza della Carità del telefono. Il suo messaggio mi ha colpito molto e mi ha dimostrato ancora una volta che la ci sono tanti modi per essere utili ai nostri fedeli e a Dio.
Quanto e come può aiutare la chiesa in momenti di crisi come quello che stiamo vivendo?
E’ proprio in questi periodi che possiamo aiutare. Noi uomini di chiesa abbiamo il compito di aiutare la comunità e se per farlo dobbiamo uscire dalla parrocchia come dice il nostro Papa non ci tireremo certo indietro. La carità cristiana sarà sempre di conforto e non deve essere per forza ancorata al passato.
Cosa vuole dire?
Che la carità cristiana ha mille facce. Si può ascoltare il grido della città o del quartiere anche al telefono. Come ha detto Papa Francesco durante la preghiera a San Pietro, la Chiesa in questo momento deve uscire da sé. Dobbiamo fornire aiuti concreti, creare vincoli efficaci non effimeri.