Alla medicina sono associati due simboli: il bastone di Esculapio e il caduceo, usati entrambi in ambito medico, ma che spesso vengono confusi tra loro. Conosciamo il loro significato? A raccontare la loro storia è la dottoressa Maria Teresa Carani della storica Farmacia Verbano.

Il serpente che si attorciglia su un bastone (il bastone di Esculapio, il dio latino della salute), compare sulla croce delle farmacie, ed è un antico simbolo greco che associa la verga – rappresentazione dell’azione dell’uomo nel somministrare le cure ai malati – al serpente, che con la muta della pelle è una metafora di rinascita e fertilità.

Il caduceo, in cui due serpenti sono attorcigliati attorno a un bastone spesso alato, è simbolo di pace e prosperità ed è associato al dio greco Hermes (Mercurio per i Romani), ed è la rappresentazione fisica del bene e del male, due forze che sono tenute in equilibrio dalla bacchetta del dio Ermes.

Negli arredi delle farmacie storiche spesso troviamo inciso il simbolo del caduceo, possiamo osservarlo in questo bancone della metà dell’800.

“Il calice floreale con due serpenti attorcigliati su un ramo d’alloro, è il simbolo del farmacista in quanto può essere interpretato con i due serpenti che rappresentano uno la dose terapeutica, curativa e vitale, e l’altro la dose tossica, il veleno – spiega Santuzza Cammarata De Cristofaro, appassionata di simbologia – Il farmacista, conoscitore dell’una e dell’altra, si frappone tra il farmaco e il veleno in quanto consapevole del giusto dosaggio. Paracelso insegna: tutto è veleno, nulla esiste di non velenoso. Solo la dose fa in modo che il veleno non faccia effetto. Del resto i greci con il termine “pharmakon” indicavano sia la medicina sia il veleno”.

A cura della dottoressa Maria Teresa Carani