28 Marzo 2019 - 8:37 . Africano . Cronaca
I lavori di Italgas diventano un incubo, cosa succede nel condominio di via Dire Daua 2
VIDEO. La testimonianza dei residenti
Una semplice manutenzione standard all’impianto del gas diventa un incubo per sette famiglie. È quanto succede nel condominio al civico 2 di via Dire Daua dove, ormai dal 19 marzo (cioè quasi dieci giorni fa), sette appartamenti sono senza fornitura di gas. Risultato: niente acqua calda per lavarsi e nessuna possibilità di cucinare. Ma facciamo un passo indietro.
Quel giorno, è un martedì, tra le 8 e le 15 i tecnici dell’Italgas sono incaricati di sostituire i contatori di ogni appartamento. A fine giornata, complice una fuga di gas, interrompono l’erogazione del servizio agli utenti di tre scale del palazzo. Dopo due giorni si scopre che, durante i lavori, un tubo al settimo piano è rimasto danneggiato. E ad oggi, giovedì 28 marzo, ancora non è stato sostituito.
Nonostante le numerose segnalazioni dei condomini al numero verde dell’azienda, nessuno ha provveduto a riparare il guasto: “Sono giorni tremendi – spiega Flora Laurora a RomaH24 -. “Personalmente mi sono arrangiata con un forno elettrico. E ogni tanto mi appoggio alla tavola calda sotto casa. Con un marito invalido, per lavarci usiamo le salviette umidificate dei bambini”.
Una situazione complessa anche secondo Natalì Grillo, un’altra residente del palazzo: “Lavo mio figlio di 5 anni scaldando l’acqua con un bollitore elettrico, ma si raffredda subito – racconta -. Da Italgas non abbiamo certezze, dovevano sistemare tutto entro martedì (il 26 marzo, ndr), ma non si sono visti. Ora parlano di completare l’intervento entro domani (venerdì 29, ndr). Speriamo perché a quel punto saranno passate quasi due settimane”.
Secondo quanto la stessa Italgas fa sapere a RomaH24, “i lavori dovrebbero essere completati entro venerdì 29 marzo, con il conseguente ripristino della normale erogazione del servizio anche alle ultime sette utenze del condominio di via Dire Daua 2”.
La speranza ora per le famiglie è che il 29 sia davvero la fine dell’incubo.