20 Giugno 2019 - 10:43 . Africano . Cultura
I commercianti di viale Somalia si uniscono per una nuova iniziativa. Questi i dettagli
Letture, workshop, giochi, degustazioni, tiro con l’arco, favole e riciclo. I negozi del quartiere per il quartiere. È questa l’idea della rete che gli esercizi commerciali di viale Somalia vogliono portare avanti, diventando sempre di più un punto di riferimento per i residenti. Le attività in calendario per giugno sono tante, come spiega Giulio Anticoli, commerciante e difensore delle botteghe storiche in tutta Roma.
“Abbiamo fatto un incontro sull’eutanasia, la presentazione del libro dell’orafo Claudio Franchi che, durante la degustazione di Vinòforum, ha raccontato i segreti per forgiare l’anello di Ratzinger, il 13 giugno Guido Cutillo, manager della Ernst&Young, ha presentato il libro giallo che ha scritto, “Bella de te”, e il 25 giugno al Kent ci saranno i parlamentari Roberto Morassut e Debora Serracchiani, il presidente del Coni Lazio Riccardo Viola con cui parleremo di riqualificazione di Roma e l’importanza dello sport – spiega Anticoli – E tante altre attività sono in via di pianificazione”.
“L’obiettivo di queste iniziative è quello di fidelizzare i nostri clienti e di ampliare il bacino di utenza, lottando contro lo strapotere del web e dell’e-commerce – spiega Gabriela Lenzi, una delle responsabili di Città del sole – Comprando online si perde il valore aggiunto della comunicazione, della consulenza che per noi è un punto di forza. Il prossimo obiettivo è organizzare eventi di piazza che possano rinsaldare il quartiere e risvegliare l’interesse per i negozi di prossimità che stanno chiudendo. Vogliamo fare qualcosa che trattenga le persone nel quartiere anche il sabato e la domenica, facendo rete tra di noi, guidando il cliente di ciascuno a seconda delle necessità verso le attività dei colleghi di zona”.
Un obiettivo condiviso anche da Nicolò Cavalcanti, proprietario e gestore di Eco del Sole: “Grazie al nostro spazio interno organizziamo da sempre eventi atipici, rispetto al tradizionale punto vendita di prodotti bio. Abbiamo fatto la presentazione di un’azienda che fa scarpe in fibre naturali e che dopo Pitti uomo è venuta a viale Somalia a farsi conoscere, un happening particolare che promuove anche il quartiere”. Un modo per “creare relazioni tra le attività, nell’interesse di tutti. Per questo offro lo spazio a tutti i commercianti – prosegue – Dobbiamo e vogliamo essere un punto di riferimento dove i clienti non vanno soltanto a comprare l’oggetto ma mettono in campo un rapporto umano che va al di là dell’acquisto della merce, un servizio alla persona. Possiamo fare moltissimo puntando sull’umanizzazione del cliente”.