14 Gennaio 2021 - 11:00 . Trieste . Scuola
Giulio Cesare, tutti i dubbi degli studenti in vista del ritorno in classe
Sono ancora molti i dubbi nutriti dagli studenti del Giulio Cesare in vista del rientro in classe, previsto per il 18 gennaio. Incertezze – riguardo diversi temi – espressi in una lettera in cui è stato annunciato lo sciopero che si è svolto dall’11 al 13 gennaio.
Per tre giorni, infatti, gli alunni sono stati protagonisti di un sit in davanti allo storico istituto di corso Trieste. I motivi? Queste sono le principali richieste alle istituzioni, come si legge nel documento:
– “Chiediamo, ora e subito, di essere ricevuti e ascoltati per sottoporre le nostre idee e le nostre proposte alle istituzioni competenti, in un clima basato sul dialogo costruttivo per provare ad attuare il Rinascimento della scuola pubblica;
– Chiediamo l’apertura di un tavolo di confronto con tutte le istituzioni nazionali e locali che devono decidere il percorso da intraprendere, oggi e non domani, per riaprire le scuole;
– Chiediamo che siano messe in campo tutte le azioni necessarie per consentire un sicuro utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico locale, anche tramite il ricorso a bus di società private, dando peraltro, in tal modo, lavoro ad aziende e lavoratori (se ne è sentito parlare per mesi, ma, ancora, come sempre, nulla si è visto);
– Chiediamo l’adozione di un piano orario che consenta lo scaglionamento delle entrate, tramite una riduzione della durata dell’ora scolastica a 50 minuti, si potrebbero così strutturare due fasce orarie:
8.00-12.10(nel caso di 5 ore)/13.00 (nel caso di 6 ore)
9.30-13.40 (nel casi di 5 ore)/14.30 (nel caso di 6 ore);
– Chiediamo che la Regione strutturi un piano periodico di monitoraggio della diffusione del Covid-19 mettendo mensilmente a disposizione di tutti gli studenti un test antigenico rapido gratuito o a prezzi ridotti;
– Chiediamo la sospensione dell’obbligatorietà di svolgere i percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento poiché molti dei percorsi sono stati annullati a causa della situazione emergenziale corrente”.
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