28 Settembre 2018 - 11:36 . Trieste . Scuola

Giulio Cesare, la protesta degli studenti di questa mattina: “La scuola crolla, ma noi no”

“La scuola crolla, ma noi no”. Hanno scelto queste parole, gli studenti del liceo Giulio Cesare, per esprimere il loro dissenso. Protestano per il crollo di una parte del muro esterno, avvenuto ieri in via Traù. Ma anche per la presenza di amianto all’interno dell’istituto. E per la pavimentazione danneggiata del cortile in cui i ragazzi si riuniscono per la ricreazione.

Nonostante l’ottimismo manifestato ieri con RomaH24 dalla dirigente scolastica Paola Senesi, questa mattina l’entrata principale era ancora chiusa. Per questo molti alunni hanno deciso di non entrare a scuola. “Abbiamo espresso il nostro disappunto sull’accaduto”, dice Cristina Inzerillo, studentessa del Giulio Cesare che, insieme al gruppo Factotum, segue tutto ciò che riguarda gli altri studenti e le attività all’interno dell’istituto di corso Trieste.

A seguire le lezioni, stamattina, è circa la metà degli studenti. Almeno stando a ciò che raccontano a RomaH24 gli alunni Roberto Capaldo e Daniele Barbaria, posizionati dalle 8 davanti all’entrata provvisoria in via Traù. “L’altra metà – spiegano – è entrata solo perché è intervenuta la preside, dicendo che chi voleva entrare aveva il diritto di farlo”.

E mentre, da una parte, i ragazzi continuano la loro protesta, dall’altra gli operai di Città Metropolitana sono al lavoro per montare le opere provvisionali necessarie. “Dobbiamo costruire una sorta di corridoio per far passare i ragazzi dall’entrata principale”, dice a RomaH24 uno degli operai. Ma aggiunge: “Non abbiamo proprio idea di quanto tempo ci vorrà”.

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