30 Dicembre 2020 - 9:31 . Trieste-Salario . Retesociale

Gabriella Salvatore: “Questo il 2020 di Salvamamme nei nostri quartieri”

"Salvamamme" da 20 anni interviene nei momenti cruciali dell’abbandono e della solitudine delle mamme e delle famiglie in condizioni di grave disagio socio-economico
"Salvamamme" da 20 anni interviene nei momenti cruciali dell’abbandono e della solitudine delle mamme e delle famiglie in condizioni di grave disagio socio-economico

di Daniele Petroselli

Le feste natalizie non fermano la solidarietà. E nei nostri quartieri da 20 anni ormai c’è un’associazione, come “Salvamamme”, che non smette mai di dare il suo contributo. E oggi, con l’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19, il suo supporto alle mamme e alle famiglie in condizioni di grave disagio socio-economico è ancor più fondamentale.

“Salvamamme” è per le famiglie un supporto a 360 gradi: dagli ultimi tempi della gravidanza ai giorni difficili dopo il parto, con un supporto non solo nell’ambito sanitario ma anche in quello psicologico, legale, logistico, pedagogico, formativo. “Da febbraio avevamo già capito che la situazione si sarebbe complicata di molto – racconta Gabriella Salvatore, criminologa di “Salvamamme” -. Per questo abbiamo provveduto alle consegne a domicilio dei nostri pacchi. Abbiamo continuato a seguire le nostre famiglie, ma sono aumentate di molto quelle che hanno chiesto aiuto durante e dopo il lockdown. Tante donne in difficoltà sono rimaste chiuse in casa e magari con il Covid sono in quarantena fiduciaria. E poi anche la situazione economica ha complicato ancor di più la situazione”.

Il Covid-19 dunque ha aumentato i problemi di chi era in difficoltà, ma anche messo in crisi chi invece prima non lo era: “Sono aumentate le donne che sono da sole e hanno bisogno di un aiuto, dal trasportino alla carrozzina, perché non possono permetterselo. Ma ora hanno bisogno anche famiglie che prima avevano un lavoro più o meno stabile che hanno avuto un netto calo degli introiti. Per loro, rimanere senza lavoro e per di più nel momento in cui si diventa genitori è stato ancor più problematico”.

“Salvamamme” che si occupa anche della violenza sulle donne, tema ancor più attuale visti i numeri allarmanti riguardanti proprio il periodo del lockdown: “Le richieste ci sono state. Addirittura abbiamo dovuto nascondere in un albergo una donna in grave pericolo di vita. Rimanere h24 con un compagno violento, ha creato un disagio fortissimo. Ma dobbiamo essere sempre allerta, perché questo è un problema che purtroppo continuerà anche nei prossimi mesi, se continueranno i lockdown”.

Un momento delle tante iniziative di raccolta organizzate da “Salvamamme” nel corso del 2020 nei nostri quartieri

Per associazioni come “Salvamamme” il contatto è in molti casi fondamentale. E questa crisi sanitaria ha messo davvero a dura prova non solo chi è assistito, ma anche i volontari: “Anche per noi è stato come un reinventarsi. Sia dal punto di vista organizzativo, creando delle strutture in plexiglass per lavorare tutti in sicurezza, sia per quanto riguarda il contatto con le famiglie. Per noi l’approccio è familiare, vedendo donne e bambini che seguiamo da tanto si è creato un rapporto speciale e non riuscire a dare un abbraccio a persone che ormai fanno parte delle nostre viste è molto duro da accettare. Abbiamo dovuto rimodulare tutto, così come le famiglie, che hanno dovuto chiedere aiuto in modo diverso, usando i social ma anche WhatsApp abbiamo mantenuto i contatti. E in questi giorni di festa stiamo ricevendo centinaia di messaggi e videochiamate. Ma è bello anche così”.

Ora durante le feste si continua a lavorare come e più di prima: “Stiamo continuando con le consegne domiciliari ma anche negli ospedali. Stiamo portando doni per i più piccoli, ma ci siamo mossi anche con la polizia e le Fiamme Oro partendo dalle periferie dei pacchi alimentari e dei dolci natalizi. Non ci siamo fermati mai e non lo faremo neanche ora, in questo periodo”. Perché la solidarietà non ha pause.