7 Aprile 2022 - 7:24 . Africano . Cronaca

Furti nell’Africano, i residenti hanno le idee chiare: “Più pattuglie e agenti in borghese nelle strade”

Una cantina forzata dai ladri in via Mascagni
Una cantina forzata dai ladri in via Mascagni

Cantine manomesse, furti in appartamenti e pezzi di automobili rubati per poi, molto probabilmente, essere rivenduti. L’Africano è da qualche settimana sotto scacco di alcuni malviventi che stanno perpetrando numerosi atti di micro-criminalità. Le segnalazioni sono decine e coinvolgono diverse strade del nostro quartiere, da viale Etiopia sino a corso Trieste.

L’epicentro del fenomeno è però nell’Africano, dove i furti (alcuni dei quali sventati) sono quasi all’ordine del giorno. Le forze dell’ordine sono a lavoro per cercare di individuare i responsabili e i primi risultati iniziano a vedersi. Nella giornata di mercoledì 6 aprile, infatti, gli agenti della polizia di Stato del Commissariato Vescovio hanno arrestato un cittadino romeno di 42 anni, gravemente indiziato di furto per aver forzato la porta di 10 locali ed aver portato fuori da uno di questi due vassoi in argento ed un kit da sommelier.

Furti nel quartiere, le opinioni dei residenti

In questo momento sono in corso ulteriori accertamenti per verificare se sia responsabile di altri episodi analoghi avvenuti nel quartiere. La sensazione di alcuni abitanti derubati, infatti, è che i furti non siano stati commessi da un solo individuo, ma da una banda di più persone. La pensa così Francesco, residente in via Nicolò Piccinni e proprietario di una cantina danneggiata lo scorso 19 marzo: “Credo che agiscano in gruppi di 4-5 persone. Solo nel mio condominio hanno forzato 25 cantine, numeri troppo alti per un solo individuo che deve agire in fretta per non aumentare il rischio di essere notato”, confida a Roma H24.

Gli abitanti del quartiere stanno cercando soluzioni per aiutare le autorità e le forze dell’ordine a venire a capo del problema attraverso denunce, ma non solo. Lucrezia Trinchera ha dato vita ad una petizione (qui il link per firmarla) che ad oggi conta già più di 170 firme: “L’obiettivo è di raccogliere adesioni per chiedere al Comune di Roma di predisporre dei presidi delle forze dell’ordine e scongiurare una volta per tutte gli atti vandalici che mettono in pericolo la nostra sicurezza”, ci aveva spiegato.

Ma cosa fare per individuare più in fretta i malviventi o limitare gli episodi spiacevoli? I residenti hanno riempito i social di proposte e suggerimenti che vorrebbero vedere attuati per sentirsi più sicuri. Luigi e Massimiliano non hanno dubbi: “In tutti i condominii devono tornare i portieri, persone di fiducia che possono svolgere controlli e avvisare prontamente le forze dell’ordine”, commentano sulla nostra pagina Facebook Roma H24 Trieste-Salario.

C’è poi chi vorrebbe strumenti più efficaci: “Servono telecamere nascoste”, suggerisce Isabella. O ancora: “Nel quartiere devono girare più forze dell’ordine, in borghese o in divisa, a piedi o automuniti. C’è bisogno di pattuglie che svolgano attività di prevenzione e repressione. Qualora non fossero sufficienti, poi, il Comune dovrebbe investire su guardie giurate e personale civile volontario”, scrive Maria. Una volta – ricorda Roberta – “c’erano volanti della polizia che giravano durante la notte. Sicuramente funzionavano almeno da deterrente”.

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