3 Aprile 2022 - 7:24 . Africano . Cronaca

Furti e rapine nell’Africano, i cittadini lanciano una petizione: “Abbiamo paura, servono più presidi”

La Smart rossa alla quale sono stati sottratti marmitta e catalizzatore
La Smart rossa alla quale sono stati sottratti marmitta e catalizzatore

Una petizione per richiedere più sicurezza e controlli nelle strade del nostro quartiere. I cittadini iniziano a muoversi per cercare di trovare una soluzione rapida ed efficace ai numerosi episodi di micro-criminalità che da diverse settimane hanno messo sotto scacco interi quadranti del territorio. L’allarme suona forte e chiaro dall’Africano, zona tra le più colpite da furti, danni e violazioni di proprietà privata.

Cantine, appartamenti, automobili. Le azioni dei ladri sembrano essere direzionate verso questi obiettivi. La conferma arriva dalle numerose denunce che, già dai primi giorni di marzo, sono arrivate alla polizia di Stato. Un’escalation che preoccupa fortemente i residenti.

Furti nell’Africano, nasce una petizione

Cantina
Una cantina forzata dai ladri in via Mascagni

Lo stato d’ansia e di paura ha portato così alla nascita di una petizione. Promotrice dell’iniziativa è Lucrezia Trinchera, da poco laureatasi e residente nell’Africano insieme ai genitori: “Nelle ultime settimane, soprattutto sui social, ho letto numerose testimonianze di furti subiti nel quartiere. Quando è successo anche alla mia famiglia ho deciso di provare a fare qualcosa per fermare questo trend pericoloso”, racconta a Roma H24.

Nella notte tra il 31 marzo e il primo aprile – continua – “la macchina di mio padre (una Smart rossa, ndr) è stata derubata della marmitta e del catalizzatore. Era parcheggiata in viale Etiopia. Il fatto segue quanto avvenuto qualche settimana prima in via dei Galla e Sidama e in via Zanzur, dove tempo fa vidi sempre una Smart forzata e derubata all’interno”.

Danni alle auto, ma non solo: “I miei vicini hanno subito un furto nel loro appartamento. Il ladro è entrato dalla finestra, nonostante l’abitazione si trovi al secondo piano”, racconta Lucrezia. L’episodio ha colpito oltremodo la nostra segnalatrice: “In questi giorni ho paura a rimanere in casa da sola. La situazione di stress è diventata insostenibile e così ho deciso di creare una petizione (qui il link per firmarla) per dare voce anche a tutti i residenti che sui social hanno testimoniato la loro esperienza”, racconta Lucrezia.

L’obiettivo – chiude – “è di raccogliere almeno cento firme per chiedere al Comune di Roma di predisporre dei presidi delle forze dell’ordine e scongiurare una volta per tutte gli atti vandalici che mettono in pericolo la nostra sicurezza”.

LEGGI: Da via Piccinni a via Fibreno, furti e scassi nelle cantine. Di Tursi: “Più controlli e prevenzione”