19 Giugno 2018 - 17:37 . Trieste-Salario . Cronaca
Forte Antenne e Villa Leopardi, cittadini protagonisti per la rinascita
Un percorso collaborativo che coinvolga tutta la cittadinanza. La rinascita di Villa Leopardi e di Forte Antenne passa attraverso un nuovo modo di pensare al bene comune attraverso il coinvolgimento degli abitanti del Triste-Salario, seguendo un percorso simile a da quello adottato per il Cinema Aquila al Pigneto. A spiegare nel dettaglio il progetto di riqualificazione dei due beni del quartiere è Lucrezia Colmayer, Assessore alle politiche giovanili del mini parlamento: “Tutto nasce nella primavera dello scorso anno, quando il nostro Municipio richiede e ottiene la gestione diretta di Villa Leopardi e Forte Antenne”.
Le due strutture sono in pessime condizioni, serve un intervento di ripristino, ma soprattutto l’obiettivo è di ripensare i criteri di gestione, che devono quanto più possibile coinvolgere la cittadinanza: “Questa novità potrebbe spiazzare e spaventare i romani – continua la Colmayer – ma noi crediamo nel percorso partecipato e per questo abbiamo chiesto l’attivazione del Dipartimento per le attività Culturali del Campidoglio.
Dopo la consegna dei beni, avvenuta il 27 giugno del 2017, il 10 ottobre è partita la prima fase di questo progetto, con un avviso pubblico che invitava i soggetti interessati a proporre la propria manifestazione di interesse. A conclusione di questa prima fase sono emersi ben 60 enti e singoli complessivamente interessati ai due beni, che ora dovranno partecipare al processo di elaborazione. “Dal 18 giugno abbiamo iniziato gli incontri a Villa Mercede – prosegue l’Assessore – che proseguiranno fino a inizio luglio”. Da queste riunioni dovrà emergere un documento congiunto che formulerà delle linee guida per la rigenerazione e gestione futura.
Luca Bergamo, il vice sindaco, si è impegnato per trovare le risorse necessarie per gli interventi di ripristino, mentre il Dipartimento del Comune, da settembre, individuerà un “facilitatore”, un ente terzo, che dovrà accompagnare questo processo decisionale collettivo. Ma come sarà possibile raccogliere l’attenzione dei cittadini? “Se ne farà carico il Dipartimento – prosegue la Colmayer – attraverso l’attività di comunicazione e con assemblee più o meno ampie all’interno del territorio municipale. Se saranno seguiti i tempi del Cinema Aquila entro 75 giorni dovrebbe essere pubblicato il bando di partecipazione, che sarà aperto a tutti i cittadini”. C’è un concetto importante che la Colmayer vuole sottolineare: “Queste idee devono essere messe al servizio della collettività e le due strutture sono abbastanza grandi da poter ospitare più progetti contemporaneamente”.