Riqualificare l’area di ingresso e il percorso perimetrale di Forte Antenne. È l’obiettivo del progetto presentato dai residenti nell’ambito del Bilancio partecipativo 2019 Roma Decide, arrivato alla fase finale e di cui fanno parte 10 proposte dal II Municipio.

Fino a lunedì 21 ottobre, infatti, sarà possibile votare sul sito del Comune una delle proposte presentate dai cittadini per contribuire a raggiungere e mantenere il decoro urbano. Dopo la prima fase conclusa il 21 luglio scorso, il processo entra nella sua fase conclusiva. L’amministrazione capitolina ha stabilito la fattibilità tecnico-finanziaria di 110 proposte: tra queste c’è, appunto, anche quella per Forte Antenne.

Ma qual è, nel dettaglio, il piano dei proponenti? Il progetto si articola in tre macro punti. Il primo prevede la manutenzione straordinaria del viale del Forte Antenne con la definizione di un’area pedonale e ciclabile, oltre a una nuova disciplina del traffico e della sosta. In secondo luogo, il restauro del ponte levatoio e del portone di ingresso del Forte Monte Antenne, con conseguente messa in sicurezza dei parapetti perimetrali. Infine, la bonifica del percorso lungo il perimetro del forte con l’inserimento di elementi di arredo urbano e di pannelli storico-didattici.

La proposta nasce dall’esigenza di restituire al quartiere una meraviglia che, ormai da tempo, cade letteralmente a pezzi. È infatti di un mese fa la denuncia del Gar, Gruppo Archeologico Romano, sulle condizioni di Forte Antenne: al suo interno giacciono pile di copertoni abbandonati, auto e baracche arrugginite. La vegetazione è completamente fuori controllo. Ma preoccupare di più i volontari sono i crolli.

Il sito fa parte dei 15 forti costruiti a Roma sul finire dell’Ottocento. Alcuni di questi vivono ancora di attività ed eventi, come il Forte Prenestino. Ma Forte Antenne no. Edificato tra il 1882 e il 1891 per presidiare il fronte settentrionale della città, compresa la via Salaria e la ferrovia Roma – L’Aquila – Pescara, è un luogo che avrebbe molteplici potenzialità. E ora i cittadini vogliono tornare a sfruttarle, a partire dall’ingresso e dal percorso perimetrale. Sperando in un aiuto del Comune.

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