4 Maggio 2021 - 7:35 . Trieste-Salario . Cronaca

Elena Baruti, donati i suoi organi: “Un gesto d’amore deciso già due anni fa”

Una ragazza lascia un mazzo di fiori per Elena Baruti
Una ragazza lascia un mazzo di fiori per Elena Baruti

Gli organi di Elena Baruti, la diciottenne scomparsa domenica 2 maggio dopo essere stata investita la sera del 29 aprile, sono stati donati. Due anni fa, infatti, ad appena 16 anni, la studentessa del liceo “Giulio Cesare” aveva espresso la volontà di donare gli organi. 

Una scelta che la famiglia ha deciso di rispettare e di comunicare. “Elena si è dimostrata una ragazza speciale – ha dichiarato Fabrizio D’Alba, direttore generale dell’Umberto I – . Non posso non esprimere la mia ammirazione per una ragazza che a soli 16 anni aveva voluto fare una scelta di amore e solidarietà verso gli altri. Esprimo ai familiari ed amici tutta la mia vicinanza, tenendo saldo nel mio cuore il valore e l’importanza di quanto scelto da Elena“. Cuore, reni, fegato e pancreas della studentessa, quindi, sono andati a pazienti in lista di attesa per riceverli.

Lei ci credeva molto in questo gesto d’amore ed è per noi molto importante comunicarlo agli altri – hanno fatto sapere i genitori di Elena – , anche se stiamo attraversando un momento di grande dolore e sofferenza. L’unica cosa che in questo momento ci conforta è che la sua scelta rappresenti la salvezza per altre persone, che hanno ricevuto gli organi di nostra figlia e così ce la sentiamo ancora vicino”.

L’incrocio tra via Nomentana e via di Sant’Agnese dove è stata investita Elena Baruti

Vogliamo ringraziare tutti quelli che si sono adoperati per mantenere in vita Elena – hanno aggiunto i Baruti – , in particolare tutta l’equipe della Terapia Intensiva della Neurochirurgia e il Coordinamento donazioni organi e tessuti del Policlinico Umberto I, per la loro sensibilità e professionalità, così tutti i suoi amici che si sono adoperati per lei con un tam tam incredibile per la donazione del sangue, la Polizia Municipale, e non in ultimo il Magistrato che ha dato il nulla osta per il prelievo degli organi”.